Norma regionale chiudi - cinema, Pd in piazza: "Basta speculazioni"

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La protesta contro la norma regionale che permette la trasformazione totale dei cinema chiusi da dieci anni in enormi negozi non si placa e da ieri si fa sempre più politica. Ma nelle stesse... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
La notizia riportata su altri giornali
Juliette Binoche è una figura iconica nel panorama del cinema. Juliette Binoche: Una Carriera Illustre (SofiaOggi.com)
Pietro Valsecchi, produttore cinematografico di film di successo come quelli di Checco Zalone e fondatore della Taodue, è tra i promotori dell’operazione salva-cinema che sta coinvolgendo suoi colleghi, registi, attori e sceneggiatori, e ha in mente una precisa strategia che proporrà al governatore della Regione, Francesco Rocca: allungare a 30 anni di inattività la caduta del vincolo di destinazione d’uso, così che diventi disincentivante per i fondi stranieri accaparrasi sale vuote e trasformarle, come sarebbe possibile con la nuova legge regionale, in supermercati o sale scommesse. (Corriere Roma)
Dal primo multisala romano, il Maestoso , agli otto cinema acquistati all'asta da un fondo olandese , tra cui l'Ambassade, fino... Ci sono decine di cinema in città il cui destino resta nebuloso. (Virgilio)

Secondo il consigliere regionale e presidente della commissione Trasparenza Massimiliano Valeriani (Pd), «rischiamo di avere un’esplosione di insostenibilità ambientale. Traffico, carico e scarico merci, grandi quantità di rifiuti. (Repubblica Roma)
Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà e dell’associazione produttori dell’audiovisivo (Apa), interviene sulla polemica che ruota attorno alla legge regionale sulla semplificazione urbanistica che una volta approvata spianerebbe la strada alla conversione dei cinema in supermarket e simili. (Repubblica Roma)
Riccardo Milani, sceneggiatore e regista romano («La guerra degli Antò», «Benvenuto Presidente!», «Mamma o papà?», «Come un gatto in tangenziale», «Tutti pazzi per amore») e marito di Paola Cortellesi anche lei firmataria dell’appello per salvare le sale che chiudono, invita a guardare l’esempio del cinema America e, poi, si dice disponibile a mettersi in gioco in prima persona, se davvero l’idea di una cordata locale che subentrerebbe nella gestione dovesse prendere corpo: «Non è il mio mestiere, ma io voglio che nella mia città le sale funzionino quindi sì, io dico che ci sono». (Corriere Roma)