MONDIALI 2024. STATISTICHE IRIDATE, LA SVIZZERA PORTA BENE AL BELGIO

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Quella di domani sarà l’edizione numero 91 dei Mondiali in linea per professionisti. L’Italia nella storia ha festeggiato 19 trionfi e occupa il secondo posto nella classifica all-time alle spalle del Belgio, leader con 27, ma vanta il record di medaglie (56 totali contando anche 21 argenti e 16 bronzi). Sono 72 i corridori che hanno festeggiato il titolo iridato in rappresentanza di 17 nazioni e 178 quelli saliti sul podio, portacolori di 22 paesi. (TUTTOBICIWEB.it)

Su altri media

I due contrattaccanti sono a 2'50". Scende sotto i 5' il vantaggio dei sei uomini di testa, ora con 4'44" sul gruppo. (La Gazzetta dello Sport)

Una gara lunga, come si addice a un Mondiale, la partenza da Winterthur per un primo tratto in linea di 69 chilometri per poi immettersi nel circuito di Zurigo da ripetere per sette volte. Sul traguardo si arriverà dopo 273 chilometri e con quasi 4.500 metri di disllivello. (Cyclinside)

Si, è vero: lo sloveno è il favorito numero uno, ma non sarà facile neanche per un fenomeno come lui vincere questo Mondiale. Partiamo dal percorso, difficile ma non durissimo, selettivo ma non per scalatori, perché non ci sono salite lunghe e lo strappo, quello più ripido, è abbastanza breve. (La Gazzetta dello Sport)

Tadej Pogacar si laurea campione del mondo

Si chiudono i Mondiali di Zurigo con l’ultima prova: oggi domenica 29 settembre è in programma la gara in linea élite maschile. È l’appuntamento più atteso. (Corriere della Sera)

Lo sloveno ha vinto Giro e Tour, il belga ha vinto il titolo due volte, in linea nel 2022 e a crono quest’anno, e l’olandese ha cerchiato questa data di rosso sul calendario per bissare il successo di un anno fa a Glasgow. (Quotidiano Sportivo)

In testa ha poi trovato il suo compagno sloveno Tratnik, per una strategia di squadra riuscita alla perfezione. La «vera» corsa si è però accesa, come detto, a 100 chilometri dall’arrivo. (Corriere del Ticino)