Vaccini, spinge anche Confindustria. "Senza Green pass niente stipendio"

QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

In mancanza del Green pass richiesto, "il datore dovrebbe poter non ammettere il soggetto al lavoro, con sospensione della retribuzione in caso di allontanamento dell’azienda".

Libero dunque chi preferisce stare a casa propria senza vaccinarsi, ma non di mettere a rischio la salute dei compagni di lavoro"

Una proposta normativa su cui Confindustria è al lavoro con governo e sindacati nel confronto per aggiornare il protocollo per la sicurezza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri media

Confindustria, piuttosto, si preoccupi di far rispettare gli accordi contro i licenziamenti", ha spiegato Landini. green pass - per accedere ai contesti aziendali/lavoristici, avviando interlocuzioni con il governo ai fini di una soluzione normativa in tal senso". (Today.it)

Il governo dovrebbe inserire anche i treni a lunga percorrenza, gli aerei e le navi e, come detto, anche i ristoranti al chiuso, ma per questi basterà soltanto la prima dose di vaccino.Intanto Confindustria, come ha riportato ieri il quotidiano Il Tempo, propone il green pass anche sui luoghi di lavoro con sospensione dello stipendio in caso di assenza. (La Pressa)

Arriva da Confindustria, che «ha avviato interlocuzioni con il governo ai fini di una soluzione normativa in tal senso». La posizione assunta da Confindustria è che l'esibizione di un certificato verde valido dovrebbe rientrare tra gli obblighi di diligenza, correttezza e buona fede su cui si fonda il rapporto di lavoro. (Il Sole 24 ORE)

e Locatelli spiega che “due dosi offrono una protezione superiore al 97% dalle forme gravi di malattia. E’ fondamentale vaccinare per favorire la socializzazione dei ragazzi, la loro presenza a scuola e per ridurre la circolazione virale (Tecnica della Scuola)

Nelle Marche vorrebbe dire che i due casi di ricoveri in terapia intensiva di oggi dovrebbero trasformarsi in 10 casi totali. Non risulta tra i vaccinati neanche uno dei due ricoverati in terapia intensiva, che sarebbe l’imprenditore pesarese che aveva fatto due dosi di vaccino non riconosciuto in Italia come lo Sputnik. (il Resto del Carlino)

I lavoratori sono stati i primi, durante la pandemia, a chiedere sicurezza arrivando addirittura allo sciopero per ottenerla. In caso contrario, si legge ancora nella email, "il datore di lavoro, ove possibile, potrebbe attribuire al lavoratore mansioni diverse da quelle normalmente esercitate, erogando la relativa retribuzione". (QuiFinanza)