Liliana Resinovich, trenta giorni dopo: il suo corpo nei sacchi neri, il ruolo del marito e dell’amico, i tanti misteri da risolvere

Il Messaggero Veneto INTERNO

La sessantatreenne, ex dipendente regionale, è stata trovata morta tre settimane dopo, il 5 gennaio, tra la fitta vegetazione del parco dell’ex Ospedale psichiatrico. Abbiamo ricostruito in questo speciale quattro settimane di indagini e interviste, tra i protagonisti della vicenda e gli esperti

(Il Messaggero Veneto)

Su altre fonti

La Tac e l'autopsia purtroppo non hanno sciolto i molti dubbi che ancora gravano sul giallo. E' di qualche giorno fa una nuova segnalazione: secondo una testimone, Liliana Resinovich sarebbe passata nella zona dell'ospedale Maggiore il 22 dicembre. (TriestePrima)

Lo ha riportato l'Ansa. È stato firmato dalla pm Maddalena Cherigia, titolare dell'inchiesta sulla scomparsa di Liliana Resinovich, il nulla osta con il quale autorizza il seppelimento del corpo. (TriestePrima)

Terminati gli esami, eseguiti nei giorni scorsi, la pm Maddalena Chergia, titolare dell'inchiesta sulla scomparsa di Liliana Resinovich, ha firmato il nulla osta con il quale autorizza la sepoltura della 63enne, scomparsa da casa un mese fa, il 14 dicembre, e ritrovata senza vita il 5 gennaio nel parco dell'ex ospedale psichiatrico di San Giovanni, a Trieste. (Il Friuli)

Le sterpaglie, i nastri bianchi e rossi ormai penzolanti sistemati dalla Polizia nel momento del ritrovamento, e poi il vuoto. La pagina della stessa Liliana, piena di foto di viaggi e gite in bicicletta, non ha stimolato neppure il ricordo di un’amica, un cuore, un addio (gelocal.it)

Visentin, piuttosto, ha accusato indirettamente l’amico di Liliana: «Lui l’ha plagiata, forse Lilly era spaventata del rapporto che aveva con quell’uomo ed è fuggita» E il triangolo tra la donna, il marito e l’amico. (Il Piccolo)