Inflazione come una “bomba a orologeria” per Deutsche Bank

Money.it ECONOMIA

Pur in controtendenza, la Deutsche Bank ha lanciato un allarme: perché l’inflazione oggi è una “bomba a orologeria” pronta a esplodere?

Sebbene lo sguardo su lavoro e disparità sociali della Fed come obiettivi di reale crescita siano lodevoli, trascurare il fronte prezzi potrebbe essere un errore.

Secondo gli esperti di Deutsche Bank la pericolosità dei prezzi in aumento è sottovalutata.

Gli analisti di Deutsche Bank ritengono che la decisione di non allentare i sostegni fino a quando l’inflazione non mostrerà un aumento sostenuto e duraturo avrà effetti disastrosi. (Money.it)

Ne parlano anche altre fonti

In più articoli abbiamo dato indicazioni su come difendersi da un eventuale rialzo dell’inflazione e dalla volatilità conseguente sui mercati. Inflazione e volatilità in aumento. L’inflazione è prevista in aumento, e come conseguenza porterà ad una maggiore volatilità sui mercati azionari in particolare, di cui l’investitore dovrà tenere conto. (Yahoo Finanza)

Ma la Fed afferma che questo aumento dell’inflazione è solo transitorio e rallenterà una volta che gli effetti pandemici svaniranno Gli economisti di Deutsche Bank sottolineano:. “I consumatori spenderanno sicuramente almeno parte dei loro risparmi una volta innescata la ripresa economica. (InvestireOggi.it)

“Se finissimo con l’avere un contesto di tassi di interesse lievemente più alti, si tratterebbe di un plus da un punto di vista della società e anche per la Fed”, ha detto Yellen. (Finanzaonline.com)

Inflazione, per Deutsche Bank il ritorno è inevitabile. “Potrebbe volerci più del previsto, fino al 2023, ma l’inflazione riemergerà. Non la pensano così, tuttavia, gli analisti di Deutsche Bank, che hanno descritto quali rischi si potrebbero concretizzare nel medio termine qualora la Fed dovesse lasciare che l’inflazione si mantenga al di sopra del target del 2% per troppo tempo. (Wall Street Italia)

Il nuovo approccio al targeting per inflazione media finisce per aumentare la tolleranza per l’inflazione“. A sua volta, ciò potrebbe creare una recessione significativa e innescare una catena di crisi finanziarie in tutto il mondo, in particolare nei mercati emergenti” (QuiFinanza)

I listini in Europa chiudono in ordine sparso: Milano, dopo una giornata in leggero rialzo, alla fine mette a segno una chiusura negativa dello 0,06%. L'argento con consegna a luglio è scambiato a 27,87 dollari con un calo dello 0,55% (la Repubblica)