Terrorismo, gli Usa spostano il mirino: "Ecco dov'è il maggior pericolo"

InsideOver ESTERI

Dove si annida il maggior pericolo terroristico per gli Stati Uniti?

Per Washington, spiega il vertice degli 007 statunitensi, le minacce incombono soprattutto da Yemen, Somalia e dalle ultima sacche dell’Isis in Siria e Iraq.

Se per Haines il problema afghano è diventato secondario nella scala gerarchica degli Stati Uniti, anche se ovviamente non dimenticato.

E questo potrebbe indicare anche come si stia modificando l’impegno degli Stati Uniti a livello militare e di intelligence. (InsideOver)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il segretario di Ttato riferisce anche che quando Biden si insediò il programma per i Siv, i visti speciali di immigrazione per gli afghani alleati, era "fondamentalmente in stallo". Blinken poi ricorda che Trump acconsentì al rilascio di 5.000 talebani, comandanti compresi. (Rai News)

“A gennaio 2021 i talebani erano nella posizione militare più forte dagli attacchi dell’11 settembre” e gli Usa “avevano il contingente più piccolo di truppe”, ha accusato. Da lui e dalla sua amministrazione, ha aggiunto, “abbiamo ereditato una deadline, non un piano per il ritiro”. (Ticinonews.ch)

Sui segnali che arrivano dal campo e sul pericolo del ritorno di Al Qaeda in Afghanistan nel giro di uno o due anni è intervenuto nelle ultime ore anche Scott Berrier, direttore della Defence Intelligence Agency, gli 007 della Difesa Usa, durante una conferenza sulla sicurezza nazionale e l'intelligence. (Sky Tg24 )

Ha poi parlato di un accordo ereditato dalla gestione Trump: «Se Biden non avesse mantenuto l'impegno gli attacchi contro le nostre forze e gli alleati sarebbero ripresi». Secondo la sua analisi Al-Qaeda è stata «significativamente degradata» dall'azione militare degli Usa in Afghanistan e ha perso la capacità di pianificare e condurre operazioni esterne. (ilGiornale.it)