Auto aziendali: salvaguardati gli ordini del 2024 | Quattroruote.it

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Dopo innumerevoli respingimenti e rinvii, ha avuto un percorso quasi privo di ostacoli l’emendamento al decreto Bollette, approvato il 10 aprile dalla commissione Attività produttive della Camera, che permette agli assegnatari di auto aziendali in benefit e alle rispettive imprese, che abbiano proceduto all’assegnazione delle vetture entro il 31 dicembre 2024, di applicare le regole di tassazione precedenti a quelle contenute nella riforma dei benefit introdotta dalla legge di Bilancio 202. (Quattroruote)

Ne parlano anche altre fonti

Con Approfondimento 10 aprile 2025, dal titolo “Fringe benefit veicoli e tracciabilità delle spese da rimborsare: le regole dal 2025” - ha fornito dei chiarimenti in merito alla gestione dei fringe benefit dei veicoli e della tracciabilità delle spese per trasferte, a decorrere dal 2025. (MySolution)

La commissione Attività produttive della Camera ha approvato un emendamento che salva le auto aziendali dal nuovo sistema di tassazione dei cosiddetti "fringe benefit" introdotto con la Manovra 2025. L'emendamento in questione copre un arco temporale ben preciso e conferma la possibilità di un ulteriore intervento normativo in futuro. (Virgilio)

ROMA – Le auto aziendali vengono salvate dal nuovo sistema di tassazione dei fringe benefit introdotto dalla manovra 2025. La commissione Attività produttive della Camera ha approvato l'emendamento dei relatori che salva i veicoli aziendali "ordinati dai datori di lavoro entro il 31 dicembre 2024 e concessi in uso promiscuo dal 1° gennaio 2025 al 30 giugno 2025". (la Repubblica)

Auto aziendali e spese di trasferta dei dipendenti: tasse, fringe benefit e nuove regole, cosa cambia

Con l’approvazione di un emendamento inserito all’interno del “Decreto Bollette”, viene rinviata la nuova tassazione che avrebbe colpito le nuove auto aziendali a partire dall’inizio del 2025. La norma prevedeva vantaggi notevoli per le elettriche e le plug-in, con aliquote più penalizzanti per benzina e diesel (qui per saperne di più). (alVolante)

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In particolare, le spese per vitto, alloggio e trasporti per trasferta sono esenti da tassazione solo se pagate con strumenti tracciabili. La legge di Bilancio prevede infatti che da gennaio di quest’anno le spese sostenute dai dipendenti durante le trasferte sono deducibili solo se effettuate tramite strumenti di pagamento tracciabili, come carte di credito, debito, prepagate o assegni bancari e circolari. (Corriere della Sera)