G7. Raggiunto accordo sulla tassazione globale dei profitti. Superate le 'logiche' della Digital Tax.

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"Dopo anni di discussioni, i ministri delle Finanze del G7 hanno raggiunto un accordo storico per riformare il sistema fiscale globale per adattarlo all'era digitale globale", ha detto ai giornalisti.

"Oggi a Londra abbiamo compiuto un grande passo verso un accordo globale senza precedenti sulla riforma della tassazione delle imprese.

Lo scrive il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, su Facebook sull'accordo raggiunto al G7 Finanze sulla tassazione per le multinazionali

L'accordo al G7 sulla tassazione globale delle multinazionali va nella giusta direzione", scrive su Twitter il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, "L'Europarlamento e l'Unione europea faranno la loro parte",aggiunge Sassoli. (Euroroma.net)

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Il vertice dei ministri delle Finanze ha raggiunto l’intesa per un’aliquota minima del 15% sui profitti delle grandi corporate nei vari Paesi. L’aliquota minima al 15% è frutto di un compromesso, e dopotutto non si discosta molto dal 12,5% dell’Irlanda. (FIRSTonline)

Lo hanno definito tutti «un accordo storico»: al vertice finanziario dei sette grandi del mondo – Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti – si è raggiunta un’intesa di principio su una aliquota globale minima «almeno del 15 per cento» per la tassazione delle grandi imprese, che andrà applicata Paese per Paese. (La Nuova Ferrara)

Così il ministro dell’Economia britannico, Rishi Sunak, ha annunciato l’accordo trovato al G7 di Londra per una “aliquota globale minima del 15% per la tassazione delle grandi imprese, applicata Paese per Paese. (ilMetropolitano.it)

Si prevede che questo sistema porti nelle casse degli Stati miliardi di dollari di tasse in più, che saranno impiegati per finanziare i molteplici piani di rilancio dei governi post pandemia. (ilmessaggero.it)

Così è stato definito dal Cancelliere dello Scacchiere inglese, Rishi Sunak, e dal ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire. Intesa «sul principio di una aliquota globale minima del 15% per la tassazione delle grandi imprese, applicata Paese per Paese» che, secondo quanto scrive su Twitter il Tesoro britannico, si tradurrà in «una stretta sull’elusione fiscale» che farà pagare «la giusta quota» alle multinazionali di Big Tech. (Pickline)

Il primo ad annunciare lo storico accordo sulla tassazione globale delle multinazionali del settore tecnologico è stato il tesoro britannico che su Twitter ha parlato di “una stretta sull'elusione fiscale” che farà pagare “la giusta quota” alle multinazionali di Big Tech. (RTL 102.5)