Infortunio alla caviglia durante l'escursione, si trascina per quattro ore per chiedere aiuto

L'intervento si è concluso a mezzanotte e mezza affidando il ferito all'ambulanza del 118

L'intervento. Dopo averne individuato la posizione con il sistema di georeferenziazione SMS Locator, i tecnici, sei soccorritori più due Vigili del Fuoco, sono partiti a piedi e lo hanno raggiunto poco prima delle 23 tra il Borgo di Costa e la chiesetta di Sant'Antonio Abate a quota 650 metri, lo hanno imbarellato e calato a valle con la barella portantina assicurandola con le corde nei tratti più scivolosi. (UdineToday)

Su altre fonti

Furto, nella serata di domenica 6 giugno, nella sede della Pro loco “Chei di Cjanus” di Varmo. «Verso mezzanotte – racconta il presidente Romano – mi sono recato sul posto assieme ai militari dell’Arma (Il Messaggero Veneto)

I carabinieri di Fontanafredda hanno denunciato in stato di liberta’ per rifiuto di sottoporsi agli accertamenti finalizzati ad attestare la guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti un 20enne di Porcia trovato alla guida della sua auto con sintomi di chi ha assunto sostanze stupefacenti. (Il Messaggero Veneto)

Il potenziale della Regione per la settimana, infatti, parla di più o meno 92 mila 600 vaccinazioni effettuabili con, tuttavia, soltanto 83 mila prenotazioni effettive. Sono inoltre mille 57 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali, per la prima volta, non sono stati rilevati casi. (Il Messaggero Veneto)

La conferma arriva da Raffaello Patat, tecnico del Soccorso alpino Fvg con una lunga esperienza alle spalle. In montagna c’è ancora tanta neve e un’escursione può nascondere maggiori insidie. (Il Messaggero Veneto)

Episodio controverso a Udine: un automobilista è stato ferito mentre si trovava fermo al semaforo. Nella confusione creatasi, il motociclista ne approfitta per darsi alla fuga in direzione della stazione dei treni dileguandosi nel nulla. (UdineToday)

Nonostante un aumento di 2 gradi della temperatura media invernale a 2.200 metri sul monte Canin tra il 1851 e il 2020, i piccoli ghiacciai resistono, dunque, allo scioglimento. Secondo quanto appurato nella ricerca, l’aumento degli estremi nevosi nel settore alpino orientale sarebbe alla base della resilienza dei piccoli ghiacciai sulle Alpi Giulie. (Il Messaggero Veneto)