India e Pakistan, nuovi attacchi con droni su Karachi e Lahore mentre cresce la tensione

India e Pakistan, nuovi attacchi con droni su Karachi e Lahore mentre cresce la tensione
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ESTERI

Il conflitto tra India e Pakistan ha registrato un’ulteriore escalation giovedì, quando entrambi i Paesi hanno dichiarato di aver respinto offensive condotte con missili e droni. Gli obiettivi colpiti dall’India si trovavano nelle due città più popolose del Pakistan – Karachi e Lahore – e a Rawalpindi, sede del comando delle Forze armate, città di oltre tre milioni di abitanti alle porte della capitale Islamabad.

Le operazioni, che rientrano in una spirale di rappresaglie reciproche, seguono l’attacco terroristico del 22 aprile in Kashmir, dove un gruppo di turisti è stato ucciso. La notte tra il 6 e il 7 maggio, l’India ha lanciato raid aerei nella regione contesa, provocando almeno 34 vittime e innescando una risposta pakistana con droni e aerei. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che entrambi gli Stati possiedono arsenali nucleari, alimentando timori di un’escalation incontrollabile.

Dall’altra parte della frontiera, intanto, le comunità cattoliche di India e Pakistan hanno lanciato un appello congiunto per una pace duratura, ispirandosi anche alle parole del Collegio cardinalizio durante le congregazioni generali pre-Conclave del 6 maggio. Mentre i governi continuano a scambiarsi accuse e attacchi, i fedeli delle due nazioni chiedono una soluzione negoziata, in un contesto dove le tensioni, mai sopite, rischiano di degenerare.