La sfida digitale di Leone XIV: un'enciclica sull'intelligenza artificiale che metta al centro l'uomo

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Fin dalla scelta del nome papale, Leone XIV ha dettato la via maestra del suo pontificato: porre l'uomo e il suo lavoro al centro, in un periodo storico in cui la sfera digitale sembra risucchiare ogni aspetto della realtà. Dalla Rerum Novarum emanata nel 1891 dal predecessore Leone III, Papa Prevost potrebbe proporre un'enciclica che ne riprenda e rielabori lo spirito, alla luce delle nuove sfide poste dall'intelligenza artificiale. (Tgcom24)
Se ne è parlato anche su altri giornali
In effetti, scegliere un nome da Papa non è mai un gesto banale: è un messaggio, una dichiarazione d’intenti, una visione condensata in una parola. Con l’elezione del cardinale Robert Francis Prevost a nuovo pontefice, il mondo cattolico ha accolto con sorpresa e curiosità Papa Leone XIV. (Virgilio)
Il 21 maggio la prima udienza generale di Leone XIV Il 12 maggio il Papa incontra la stampa mondiale, il 16 maggio i Corpo Diplomatico, il 18 maggio la messa di inizio pontificato, il 20 maggio la presa di possesso della Basilica Papale di San Paolo Fuori le Mura, il 21 maggio la prima Udienza Generale, il 24 l’incontro con la Curia Romana e i dipendenti SCV. (Il Sole 24 ORE)
DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE NEW YORK (Corriere della Sera)

Al momento è tornato a dormire a Santa Marta, dove ha i suoi effetti personali. Però dopo la sua elezione, Leone XIV ha fatto una rapida visita al Palazzo del Sant'Uffizio, dove ha vissuto dal 2023 come prefetto del Dicastero per i Vescovi, salutando e benedicendo il personale. (Corriere Roma)
È stato così anche per papa Leone XIV. Frate agostiniano, l’ordine di Lutero, Prevost ha indossato un nome impegnativo. (Corriere della Sera)