Roma, la manifestazione degli studenti contro il governo Draghi: “Di scuola non si può morire”
Roma, la manifestazione degli studenti contro il governo Draghi: “Di scuola non si può morire” Gli studenti di Roma stanno manifestando in corteo per protestare contro l’alternanza scuola-lavoro e contro il ritorno degli scritti agli esami di maturità.
Oltre a cartelli in ricordo di Lorenzo e contro il governo Draghi, alla testa del corteo c'è un grande striscione che ricorda: "Di scuola non si può morire". (Fanpage.it)
Ne parlano anche altri giornali
Analoghe manifestazioni si sono tenuti in molte città del Paese, a partire da quella nazionale tenutasi a Roma. Al presidio organizzato da Rete degli studenti medi soprattutto studenti di quinta di licei Virgilio e Giulio Romano e del tecnico Mantegna: «Non si può dopo due anni tribolati e passati in buona parte con la Dad, decidere a metà anno scolastico di fare un esame come su nulla fosse accaduto». (La Gazzetta di Mantova)
Questo il messaggio degli studenti arrivati in Piazza Borsa a Treviso venerdì 4 febbraio per protestare contro le ultime novità sull'esame di stato la cui seconda prova è stata annunciata dal Governo a quattro mesi dalla fine delle lezioni. (TrevisoToday)
Il ministro del Lavoro Andrea Orlando, a margine di un'iniziativa a Palermo, commenta ha commentato le manifestazioni di oggi degli studenti Studenti in piazza in tutta Italia, oggi 4 febbraio, da Nord a Sud. (Today.it)
«Abbiamo organizzato una mobilitazione ampia», dice Tommaso Biancuzzi della Rete degli Studenti Medi. A Roma Rete studenti e Unione studenti hanno spiegato di aver ottenuto un incontro al ministero con il vice gabinetto e i tecnici che si occupano di maturità (Open)
A Verona studenti in piazza per protestare contro la nuova maturità 2022. Studenti in piazza a Verona. (veronaoggi.it)
Così il circolo Rifondazione comunista Grosseto in una nota. «La manifestazione degli studenti – affermano -, svoltasi al velodromo, è stata una dimostrazione totalmente pacifica e il nostro partito ne condivide le ragioni in toto. (IlGiunco.net)