Dopo aver letto questa oscura teoria, non riuscirete più a guardare questa puntata di Black Mirror
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È ancora tra i titoli più visti su Netflix la settima stagione di Black Mirror, la serie antologica creata da Charlie Brooker che esplora il lato oscuro della tecnologia e le sue conseguenze potenzialmente devastanti sull’umanità. I fan stanno guardando e riguardando i nuovi episodi per scovare tutti i messaggi, i riferimenti e gli easter egg che l’autore si è divertito a nascondere tra una scena e l’altra. (bestmovie.it)
Ne parlano anche altri giornali
News Serie TV Secondo Charlie Brooker, Hotel Reviere è una sorta di sequel spirituale della storia d’amore introdotta in San Junipero della terza stagione. (ComingSoon.it)
Ma se per qualche motivo sentite il bisogno di una dose ancora maggiore di ansia orwelliana, ci sono gli episodi della settima stagione della serie di fantascienza di Netflix Black Mirror. Le sei nuove puntate, che ampliano l'antologia dedicata al complicato rapporto dell'uomo con la tecnologia, affrontano temi come l'auto-consapevolezza dell'intelligenza artificiale, i modelli di tariffazione degli abbonamenti, gli amori perduti, i rancori del liceo e la privatizzazione dell'assistenza sanitaria. (Wired)
Charlie Brooker, creatore di Black Mirror, ha dimostrato di saper catturare l’essenza della fantascienza attraverso una narrazione che unisce la tecnologia alle emozioni umane. Fin dal suo debutto nel 2011 su Channel 4, la serie ha affascinato il pubblico inglese per la sua capacità di riflettere sulle innovazioni tecnologiche e sul loro impatto sulle relazioni interpersonali. (SofiaOggi.com)
Black Mirror 7 è meno horror e più umana (Outpump)
Ma attenzione: nonostante sia conosciuta come la serie tv distopica per eccellenza, i grandi protagonisti delle ultime puntate sono soprattutto i sentimenti. E lo ha fatto in gran stile, con una stagione – la settima – che non ha deluso gli spettatori. (Corriere del Ticino)
È riuscito soprattutto a raccontarlo attraverso i legami emotivi tra i personaggi, vero espediente per far immedesimare gli spettatori in ciò che vedevano perché "sarebbe potuto capitare anche a loro", e perché coinvolgeva i loro affetti, più o meno vicini che fossero. (movieplayer.it)