Ocse: solo uno studente italiano su 20 capisce ciò che ha letto. E tu?

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Per quanto riguarda la lettura, gli studenti italiani riescono a comprendere, valutare e riflettere meglio che a individuare informazioni.

E 1 su 4 studenti hanno problemi con le basi della lettura perché non riescono a capire di cosa parla un testo di media lunghezza.

Basti pensare che solo 1 su 20 riesce a comprendere un testo dall’argomento non familiare, rispetto alla media Ocse di 1 su 10.

La media, per quanto riguarda le superiori, rimane bassa rispetto agli altri paesi ed è peggiorata nel tempo. (greenMe.it)

Ne parlano anche altre testate

Va un pò meglio in matematica: gli studenti italiani hanno ottenuto un punteggio medio nelle prove di matematica in linea con la media dei paesi OCSE (Italia 487 contro OCSE 489). Prova a fare il test. (Il Mattino)

Meno male che l’Italia di questo vecchio e decadente continente doveva essere la culla e il faro, coi nostri saperi territoriali, i nostri geni poliedrici, la nostra stucchevole retorica sul Paese del Rinascimento. (Fanpage.it)

La Sardegna (462), invece, ha ottenuto punteggi inferiori alla media nazionale e simili a quelli di Grecia e Turchia. L’Italia ha ottenuto un punteggio simile a quello del Portogallo e della Spagna in matematica, ma inferiore ai due paesi in scienze e inferiore a quello del Portogallo anche in lettura. (SardiniaPost)

L’Italia presenta una percentuale di studenti che raggiunge almeno il livello minimo di competenza in lettura analoga alla percentuale media internazionale. A livello medio Ocse, circa il 77% degli studenti raggiunge almeno il livello 2, considerato il livello minimo di competenza in lettura. (Lettera43)

In Italia, solo il 3% degli studenti sono top performer in scienze mentre la media OCSE arriva al 7% Martedì 3 Dicembre 2019, 15:28. Il punteggio dell'Italia nella lettura è di 476 contro 487 della media Ocse: un dato stabile rispetto all'ultima rilevazione del 2015 con un punteggio di 485. (Leggo.it)

Io non credo che gli studenti di oggi siano peggiori di quelli di un tempo: c’è un problema di qualità della scuola». Preoccupato ma non stupito dai risultati dell'Ocse-Pisa 2018, il ministro per l’Istruzione Lorenzo Fioramonti rilancia chiedendo attenzione e finanziamenti per il sistema. (Corriere della Sera)