Licenze Taxi Roma, dall’anzianità agli indennizzi: l’ombra dei possibili ricorsi
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L’obiettivo è quello di abbattere le code chilometriche che, a cadenza regolare, si trovano ad esempio alla stazione Termini o nel centro storico. E arrivare in tempo per intercettare fin da subito una parte del flusso di pellegrini previsti per il Giubileo. Le mille auto bianche non serviranno di certo a risolvere ogni problema di mobilità ma rappresentano di certo un passo avanti, atteso dal 2006, anno dell’ultimo bando per la Capitale. (ilmessaggero.it)
Su altri giornali
Arrivate oltre 4mila domande. Chiuso il bando per il rilascio di mille nuove licenze taxi a Roma. (Fanpage.it)
«L’assegnazione di sole 200 licenze per veicoli accessibili non può essere considerata adeguata e non garantire un numero sufficiente di taxi accessibili significa non rispettare il diritto alla mobilità di una parte importante della popolazione. (Superando.it)
Le lunghe file, e le polemiche, potrebbero essere presto un ricordo grazie all’ultimo bando taxi promosso dal comune di Roma. Nella serata del 23 settembre si sono chiuse le candidature per il rilascio di mille licenze taxi, al bando hanno partecipato 4.274 candidati. (romah24.com)
Uno su quattro ce la farà. Alla scadenza dei termini di presentazione delle domande per il rilascio di mille licenze di taxi (a mezzanotte del 23 settembre) si sono presentati 4.274 candidati. (Corriere Roma)
E del bando per il rilascio di nuove autorizzazioni di noleggio con conducente neanche l’ombra”. In dettaglio, si legge nella nota ci sono stati 4274 candidati per 800 licenze ordinarie a titolo oneroso da 75.500 euro e 200 licenze per trasporto disabili da 58.400 euro. (Travelnostop.com)
Si chiude il bando con cui il Campidoglio mette a gara mille nuove licenze taxi (800 ordinarie più 200 per trasporto disabili) e l’assessore alla Mobilità Eugenio Patané dà le coordinate della partecipazione: «Un totale di 4.274 candidature, numero elevato in linea con le nostre aspettative che testimonia il buon lavoro portato avanti dal Dipartimento nella stesura dell’Avviso pubblico». (Corriere Roma)