Sandra Milo difende Pio e Amedeo: “Gli intelligenti non hanno frainteso”

Con la solita saggezza e qualità espressiva Sandra Milo si è schierata totalmente a favore del duo comico foggiano, che nel corso dell’ultima puntata del loro fortunato show Felicissima sera hanno recitato un monologo sul delicato tema dell’omofobia.

Sandra Milo chiarisce dopo gli attacchi a Pio e Amedeo: “La satira è qualcosa, gli insulti gratuiti un altro”. Sandra Milo, che nei giorni scorsi ha rivelato un retroscena privato, ha commentato il posto odierno di Pio e Amedeo, dove hanno affermato di non dovere alcuna scusa: “La satira è una cosa, gli insulti gratuiti sui social un’altra”. (Lanostratv)

La notizia riportata su altre testate

Ci siamo messi in prima linea in uno Stato dove non badano troppo ai modi, perché insieme a Vladimir Luxuria eravamo lì per far sentire la voce per il diritto di uguaglianza, e di buona risposta siamo stati spinti in una macchina con violenza da energumeni e siamo stati buttati fuori fisicamente a calci da quel paese dove gruppi di imbecilli adescano ragazzi gay su internet per incontrarli, pestarli e fare un video per postarlo con fierezza sui social… il tutto senza gridare nessuna parola “politicamente scorretta”, incredibile!». (Rolling Stone Italia)

Non può dire quelle cose, deve ricordare la frase di Carlo Levi 'le parole sono pietre'." (La7)

A seguito dell’ultima puntata, tuttavia, non sono mancate le polemiche per via del monologo finale pronunciato da Amedeo. (Yeslife)

Tanti si sono esposti, da Arcigay fino alle comunità ebraiche, per attaccare il duo comico foggiano. Ognuno è libero di fare ciò che vuole, sempre nel rispetto e del vivere civile (Gossip e TV)

Nessuna scusa per tutti quelli che hanno criticato e giudicato il monologo negativamente, Pio e Amedeo restano coerenti con quello che hanno affermato durante lo spettacolo Pio e Amedeo: niente scuse da parte del duo -. (ultimaparola.com)

La politica ci omaggia di spunti e personaggi senza distinzioni di partiti per fare quello che vogliamo fare, satira, come abbiamo sempre fatto». I due hanno rivendicato il loro diritto alla satira, prendendo le distanze da ogni tentativo di leggere diversamente la loro esibizione: «La politica non ci appartiene. (Open)