Usa, recuperato gran parte riscatto hackeraggio oleodotto Colonial Pipeline

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Whashington (Usa), 7 giu.

(LaPresse/AP) – Il Dipartimento di Giustizia Usa ha annunciato di aver recuperato la maggior parte del riscatto da 4 milioni di dollari pagato in criptovalute agli hacker del gruppo DarkSide che avevano causato il mese scorso l’interruzione delle operazioni del Colonial pipeline, il più grande oleodotto del Paese

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La notizia riportata su altri giornali

Stati Uniti, l'Fbi ha recuperato parte del riscatto dell'attacco hacker alla Colonial Pipeline di Massimo Basile. (ansa). I "pirati" informatici avevano bloccato l'oleodotto e mandato in tilt il Nord Est del Paese, per poi far tornare tutto alla normalità solo dopo il pagamento di oltre 4 milioni di dollari. (La Repubblica)

"Oggi ci siamo presi la rivincita su DarkSide", ha esultato il vice procuratore generale, Lisa Monaco, annunciando il recupero "della maggior parte del riscatto". Il Ceo di Colonial Pipeline, Joseph Blount, aveva ammesso di aver pagato un riscatto di 4,4 milioni di dollari. (AGI - Agenzia Italia)

LA PRIMA VOLTA IN 57 ANNI. Fatto sta che per la prima volta nella sua storia di oltre mezzo secolo, Colonial Pipeline si è trovata costretta a chiudere i rubinetti del suo oleodotto "Non risulta nessuna evidenza di attività degli hacker prima del 29 aprile", spiega Charles Carmakal di Mandiant. (HDblog)

L'articolo Attacco ransomware a Colonial Pipeline: recuperata gran parte del riscatto in BitcoinHDblog. (HelpMeTech)