La Norvegia vota e vira a sinistra

laRegione ESTERI

È riuscita a portare la Norvegia fuori dalla pandemia di Covid, ma è stata fortemente criticata per la riforma del settore pubblico e le diseguaglianze economiche.

Durante la campagna elettorale ha detto: “Le mie finanze non sono comuni, ma molte cose di me lo sono”

Ma non essendo riusciti a raggiungere la soglia del 4% non avranno il peso necessario per influenzare le decisioni del governo.

Dovrebbero restare fuori i Verdi, l’unica forza nel Paese che si batte per interrompere totalmente e in tempi relativamente brevi esplorazioni e produzione di petrolio. (laRegione)

Se ne è parlato anche su altri giornali

MDG, in particolare, aveva condizionato il suo sostegno alla fine immediata dell’esplorazione petrolifera nel paese, il più grande esportatore di idrocarburi dell’Europa occidentale, un ultimatum respinto da Store. (Corriere del Ticino)

L’importanza della questione era molto rilevante, dato che la transizione green norvegese è al momento fortemente favorita dalle energie fossili. Il centrosinistra vince ampiamente le elezioni e non avrà bisogno di compromessi con l’estrema sinistra per formare il nuovo Governo. (Kongnews)

I norvegesi sono chiamati oggi, lunedì, alle urne per le elezioni parlamentari. Store ha tuttavia i sondaggi a suo favore, ma avrebbe comunque bisogno di costruire una maggioranza fra la sinistra e le forze ecologiste. (RSI.ch Informazione)

“Come partito vincitore, ci assicureremo che la Norvegia abbia un nuovo governo e un nuovo corso. A differenza dei laburisti però, i due partiti condividono un certo euroscetticismo e hanno promesso di rinegoziare l’adesione della Norvegia allo Spazio Economico Europeo. (EuNews)

Si prevede che i cinque partiti di opposizione vincano 104 dei 169 seggi allo Storting, il parlamento unicamerale norvegese, abbastanza per estromettere la coalizione di destra conservatrice di Erna Solberg, come mostrano le proiezioni. (Bluewin)

Il primo ministro Solberg annuncia le sue dimissioni dopo la sconfitta. La Sinistra Socialista è emersa come la quinta forza più forte grazie ai guadagni, mentre quattro partiti più piccoli erano appena sopra o sotto la soglia del quattro per cento (Calcio .video)