Mario può scegliere di morire. Primo via libera al suicidio assistito

Corriere della Sera INTERNO

Per farlo ci sono voluti 13 mesi, più due per arrivare alla decisione del Comitato etico.

Nel ddl in discussione arriva l’obiezione di coscienza. Ad agosto del 2020 aveva avuto il via libera per andare a morire in Svizzera.

di Giusi Fasano. Marche, sì del comitato etico.

Ma Mario, 43 anni, marchigiano, tetraplegico dopo un incidente stradale, oggi è il primo italiano al quale sono riconosciuti i requisiti necessari per accedere al suicidio assistito nel nostro Paese. (Corriere della Sera)

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Vediamo dunque quando è possibile, per il paziente, accedere al suicidio assistito. La vicenda ha visto un paziente tetraplegico di 43 anni, da tempo immobilizzato a letto in condizioni di salute irreversibili, richiedere ai sanitari l’accesso al suicidio assistito in conformità alla sentenza della Corte Costituzionale n. (Money.it)

Ogni secondo che passa, ogni minuto, ogni ora, ogni giorno è un'interminabile agonia aspettando un futuro che non avrà futuro Una vittoria per Mario che da anni lotta per porre fine alle sue sofferenze. (Leggo.it)

E con Mario morirà tutta la retorica su eutanasia o suicidio assistito, dolce morte come panacea all’agonia di una vita agli sgoccioli. L’unica soluzione è fare fuori Mario. Se Mario è il suo problema, allora l’unica soluzione è fare fuori Mario. (Tempi.it)

Così come per il suicidio assistito non basta la Consulta, dunque, per l’eutanasia potrebbe non bastare il referendum. La regione sostiene che la palla ora passa al tribunale di Ancona, perché il comitato etico non è stato preciso sulle modalità del suicidio assistito. (L'HuffPost)

«Il tribunale si è già espresso chiaramente ordinando alla Asur di accertare se modalità, metodica e farmaco sono idonei» Il Comitato etico che si è occupato di lui ha deciso — è la prima volta in Italia — che ha i requisiti per accedere al suicidio assistito stabiliti dalla Corte Costituzionale nel 2019. (Corriere della Sera)

L'assessore alla Sanità delle Marche Filippo Saltamartini ha chiesto un parere all'Avvocatura regionale dopo l'iniziativa di Mario (nome di fantasia), il 43enne tetraplegico che ha diffidato l'Asur (Azienda Sanitaria Unica Regionale) per mancata verifica sul punto relativo al farmaco letale da utilizzare per il suicidio medicalmente assistito. (La Stampa)