Bambina di tre anni precipita a Torino e muore, indaga la polizia. La madre e il compagno sentiti in questura…

La Repubblica INTERNO

Fatima, tre anni, è precipitata dal quarto piano di un palazzo in via Milano, nel centro di Torino, attorno alle 21.45 ieri sera.

La bambina è morta questa mattina dopo che i neurochirughi dell'ospedale Regina Margherita l'hanno operata nella notte per cercare di salvarle la vita.

La polizia ha portato in questura un altro uomo che si trovava in casa, la madre, e tutti i testimoni, i residenti del palazzo

In pochi minuti sono arrivati gli uomini della polizia, la scientifica, la squadra mobile, la Croce Verde che ha soccorso la bambina. (La Repubblica)

Ne parlano anche altri media

La bimba precipitata dal quarto piano di uno stabile e morta in seguito alle lesioni riportate. Ha detto di essere andato a prendere la bimba a casa della mamma che abita al piano di sotto. (Secolo d'Italia)

IL SILENZIO DELLA MAMMA DI FATIMA. La mamma di Fatima, Lucia, non risponde al citofono Il 32enne fermato per la morte della bambina di tre anni precipitata da un palazzo del centro di Torino. (Internapoli)

Bambina morta a Torino dopo essere caduta dal balcone: cosa è successo. Mossine Azhar, come riporta ‘Ansa’, ha raccontato al gip: “Giocavo con Fatima sul balcone. La Procura, però, non ha ancora formulato l’imputazione per l’udienza di convalida del fermo, che dovrebbe tenersi nella giornata di lunedì. (Virgilio Notizie)

E’ andato a prendere la bimba a casa della mamma che abita al piano di sotto, poi con lei in braccio è andato sul balcone facendo quel gioco erano soliti fare in casa e che alla piccola piaceva tanto, essere lanciata e in aria e ripresa. (Adnkronos)

Non ha mai lasciato la città neanche quando è incorso in altri problemi con la giustizia", ha spiegato Lo ha detto al gip, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, Mohssine Azhar, il 32enne fermato per la morte della bambina di tre anni precipitata da un palazzo del centro di Torino. (LiberoQuotidiano.it)

Il colloquio coi pm è durato un’ora e mezzo, è terminato alle 18 circa. Ai poliziotti che lo stanno riportando in carcere chiede con tono confuso: «Mi puoi allentare le manette?» (La Stampa)