Covid, Ricciardi: "Bollettino quotidiano richiesto da Oms, è obbligatorio"

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Che differenza fa dal punto di vista organizzativo per un ospedale se quel paziente ha l'ictus o ha il Covid?

Lo chiarisce a 'L'aria che tira' su La7 il consigliere del ministro Speranza, Walter Ricciardi.

"Soltanto chi lavora in ospedale - sottolinea l'esperto - si rende conto della drammaticità di questa situazione.

Il bollettino quotidiano dei contagi da coronavirus "ci viene richiesto dai trattati internazionali e dall'Oms. (Adnkronos)

Ne parlano anche altre testate

Il bollettino del ministero della Salute con i nuovi contagi da coronavirus, il numero delle vittime e i dati sulle ospedalizzazioni deve rimanere quotidiano. Bollettino covid, cosa dicono gli esperti. (Adnkronos)

"Sarà importante verificare ininterrottamente l’impatto dei sistemi sanitari regionali attraverso il costante monitoraggio dei ricoveri nei reparti e nelle terapie intensive. All’interno delle classi il rischio, anche se presente, risulta più contenuto se si rispettano le norme di prevenzione", conclude Ciciliano (LiberoQuotidiano.it)

Roma, 15 gen – Il Cts dice che il bollettino giornaliero Covid non si tocca: gli asintomatici restano a fare numero (e a giustificare le restrizioni). (Il Primato Nazionale)

Fa decisamente muro, poi, il presidente dell’Ordine dei medici, Filippo Anelli: «No a operazione di maquillage: comunque li si conteggi, i degenti in aumento sovraccaricano gli ospedali» Sulla distinzione tra ricoverati con Covid e ricoverati per Covid, invece, ci sarebbe uno spiraglio. (Corriere della Sera)

«Tutto ciò che è attorno alla scuola può contribuire alla crescita dei contagi: dagli assembramenti sulle banchine e sui mezzi di trasporto alla non corretta gestione degli scaglionamenti degli ingressi Un bollettino che tenesse conto solo dei pazienti ricoverati per Covid e non di quelli in ospedale per altre patologie potrebbe avere una valenza omissiva agli occhi dei cittadini? (Corriere della Sera)

Non c’è dubbio che entro la fine del 2022, salvo un’altra variante, quasi tutta la popolazione bene o male incontrerà questa variante». «Sicuramente sì, dovremo convivere con quella che sarà poi la sua variante dominante, non so se sarà la Omicron (Corriere della Sera)