Che tempo che fa, Giannini attacca Bruno Vespa: "Nuovo ministro", Fazio spiazzato

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A Che tempo che fa il salottino rosso di Fazio si scatena contro Giorgia Meloni e contro il governo. Da Michele Serra a Marianna Aprile, passando per Massimo Giannini e Nello Scavo c'è un coro unanime di condanna sul premier per il caso Almasri. Aggiustando la narrazione dei fatti, tralasciando i dettagli come quelli che raccontano del libico in giro per l'Europa per diversi giorni prima del suo ingresso in Italia, si costruisce una propaganda anti-destra per cercare di di portare acqua al mulino dei progressisti. (Liberoquotidiano.it)
Ne parlano anche altre fonti
Scontro accesso tra il conduttore che torna a ribadire le sue posizioni che avevano scatenato già polemiche e l'ex premier che replica: "Questo argomento lei l’ha già usato e non vale nulla. (Il Fatto Quotidiano)
Cioè lei sa che quando lei è andato in Libia o quando ci va la Meloni o quando ci vanno tutti la sicurezza nell'aeroporto in cui è atterrate è garantita da Rada?". E ancora una volta accade sul caso Almasri. (Liberoquotidiano.it)
I principali Paesi europei hanno interessi in Libia. – Sì è fatto un grande rumore perché a conclusione dei 5 minuti su Raiuno di giovedì sera ho detto che in tutti i Paesi del mondo governi di ogni colore fanno affari sporchissimi con persone poco raccomandabili in nome della sicurezza nazionale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La Procura di Roma ha firmato l’informazione di garanzia a Giorgia Meloni e ad altri tre esponenti del governo ipotizzando i reati di favoreggiamento e peculato per la scarcerazione e il rimpatrio del generale libico (il Giornale)
«Commentando così il caso Almasri, ieri sera Bruno Vespa nei suoi 5 minuti ha superato se stesso. L’uscita di Bruno Vespa, al termine della puntata del 30 gennaio di Cinque Minuti (Rai1), sul caso Almasri, scatena la reazione delle opposizioni che accusano lo storico giornalista Rai di aver fatto da «megafono» alle ragioni del governo sull’ammiraglia del servizio pubblico. (Il Dubbio)
Ospite di Giovanni Floris, l'editorialista di Repubblica riflette sul governo e il caso del funzionario libico scarcerato ed espulso attaccando brutalmente Giorgia Meloni: "Mai in una video-comunicazione spontanea di un capo di governo si erano sentite così tante bugie concentrate in pochi minuti. (Liberoquotidiano.it)