Ludopatico per colpa del farmaco contro il Parkinson: Pfizer viene condannata a risarcire

All’uomo venne diagnosticato il Parkinson nel 1999 e solo nel 2001 gli venne prescritto il farmaco.

Complessivamente, considerati interessi e rivalutazione, il risarcimento ammonta a 600 mila euro.

Nel tempo l’uomo ha usato oltre 1800 carte di credito per giocare, arrivando a rubare 100 mila euro all’azienda per cui lavorava

I giudici hanno riconosciuto alla vittima un danno patrimoniale di 300 mila euro, pari ai debiti accumulati per il vizio del gioco, e un danno da invalidità temporanea per sei anni di 200 mila euro. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

L'uomo, residente nel centro Italia, aveva assunto il farmaco dal 2001 al 2006, manifestando ludopatia e ipersessualità. Pfizer Italia è stata condannata dai giudici della Corte d'Appello di Milano al pagamento di mezzo milione di euro, tra danni morali ed economici, per gli effetti collaterali provocati in un paziente da un farmaco per la cura del Parkinson, il Cabaser. (Sky Tg24 )

A rendere nota la decisione della Corte d’Appello di Milano, che ha confermato la sentenza di primo grado, è lo studio legale Ambrosio & Commodo di Torino, che ha assistito il 60enne. Pfizer Italia è stata condannata al pagamento di mezzo milione di euro, tra danni morali ed economici, per gli effetti collaterali di un farmaco per la cura del Parkinson, il Cabaser, che ha causato ludopatia e ipersessualità in un 60enne residente nel centro Italia. (L'HuffPost)

Nel caso esaminato dai giudici il foglietto illustrativo è stato aggiornato solo nel 2007. Come se non bastasse l'uomo ha cominciato a mangiare molto di più e a diventare ipereccitato dal punto di vista sessuale (Fanpage.it)

Vaccino, Ema valuta Pfizer per fascia d'età 12-15 anni. Ultimo aggiornamento: 17:35 Previste entrate per 26 miliardi dal. UE Vaccino, Ema valuta Pfizer per fascia d'età 12-15 anni ROMA ​Lazio, vaccino Pfizer: ecco come anticipare la prenotazione. (ilmessaggero.it)

“Quei bugiardini - conclude l’avvocato Renato Ambrosio - da anni sono stati modificati e avvisano i consumatori di non farsi sorprendere dai loro comportamenti. “In questo caso - aggiunge l’avvocato Chiara Gribaudo - l’informativa e mancate per lungo tempo il bugiardino hanno del tutto omesso tali informazioni vitali nonostante le aziende del comparto al loro interno ne discutessero da anni”. (IL GIORNO)

“Quei bugiardini – conclude l’avvocato Renato Ambrosio – da anni sono stati modificati e avvisano i consumatori di non farsi sorprendere dai loro comportamenti. In quei cinque anni il paziente aveva sviluppato iper sessualità, acquistato 1.802 carte di credito usa e getta per giocare online e sottratto oltre 100mila euro all’azienda per cui lavorava, ed era stato licenziato. (Il Fatto Quotidiano)