Violenza a bambina 11 anni, confermato il carcere per l'arrestato

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E’ stato convalidato il fermo, con la custodia cautelare in carcere, per il 45enne accusato di aver aggredito e violentato giovedì scorso a Mestre una ragazzina di 11 anni che aveva seguito per strada all’uscita dalla palestra. Massimiliano Mulas, 45 anni, originario di Tempio Pausania (Sassari) resta rinchiuso nel carcere di Venezia, dove oggi si è presentato all’interrogatorio di garanzia con il gip. (Gazzetta di Parma)
Ne parlano anche altre fonti
Come può un uomo con svariate condanne per violenza sessuale essere ancora in libertà e in grado di compiere reati simili? C’era una qualche possibilità di prevenire in qualche modo la violenza di Mestre? La riflessione non può che partire da alcuni punti di domanda. (La Nuova Venezia)
«Avevo appena terminato il turno, è vero. Però si è sparsa la notizia che c'era in giro uno stupratore seriale, aveva appena violentato una ragazzina di undici anni. Con altri colleghi abbiamo deciso di setacciare la città, dividendoci per zone» spiega al Gazzettino. (Vanity Fair Italia)
Violentatore seriale aggredisce ragazzina sotto casa: chi è il ‘mostro’ di Mestre; Zaia: “Stop definitivo” VENEZIA – Stava parlando al cellulare con un’amica e non si era accorta che qualcuno la stava seguendo già da un po’. (Agenzia Dire)

Gravissima l'accusa nei confronti del 45enne di origini sarde che nei giorni scorsi avrebbe violentato una bambina di 11 anni a Mestre: oggi l'interrogatorio Mulas, residente in Piemonte, non è nuovo a questo tipo di accuse e ha già subito condanne in passato per reati a sfondo sessuale. (Cagliaripad.it)
L'uomo, residente in Piemonte, è ritenuto uno stupratore seriale per essere già stato condannato per reati a sfondo sessuale. Verrà interrogato oggi Massimiliano Mulas, l'uomo di 45 anni fermato dai Carabinieri con l'accusa di aver abusato di una bambina di 11 anni, nell'androne di un palazzo a Mestre (RaiNews)
Nonostante un passato criminale segnato da numerose condanne per violenze sessuali, Mulas era tornato in libertà già dal 2021, come conferma al Corriere della Sera il suo avvocato difensore Ignazio Ballai, che sottolinea come il suo assistito non sia mai stato dichiarato «socialmente pericoloso». (Il Messaggero)