Juve, devi decidere presto su Motta (al di là della Champions)





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Non è solo la sconfitta per 4-0 contro l’Atalanta a pesare come un macigno sulla Juventus, benché risultati del genere lascino cicatrici difficili da rimarginare. Il problema, più profondo e radicato, è che la squadra sembra aver smarrito la sua identità, rivelando una fragilità tattica e caratteriale che va oltre il semplice risultato. Anche se il punteggio fosse stato meno severo, sarebbe emerso comunque un quadro preoccupante: con il pallino in mano, la Juve appare priva di idee, mentre in fase difensiva, pur mostrando grinta, manca di strategia e personalità.
I segnali di questa crisi erano già emersi a settembre, dopo un avvio di stagione che aveva illuso i tifosi. Da allora, però, i problemi non solo non sono stati risolti, ma si sono aggravati, rendendo sempre più complessa la ricerca di una soluzione. In questo contesto, la figura di Thiago Motta, attuale allenatore della Juventus, è finita sotto i riflettori. Nonostante le critiche e le pressioni, arriva un inaspettato sostegno da parte di Arrigo Sacchi, storico ex-allenatore del Milan e della Nazionale italiana, noto per la sua ossessione per il gioco collettivo e la bellezza del calcio.
Sacchi, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha difeso la scelta della Juventus di puntare su Motta per ricostruire un ciclo vincente. “Un ottimo inizio”, ha commentato, pur senza entrare troppo nel merito delle prestazioni recenti. Un’affermazione che suona quasi come un paradosso, considerando il momento di difficoltà attraversato dal club bianconero.
Intanto, l’avvocato Cesare Di Cintio, esperto di diritto sportivo, ha analizzato la prestazione dell’Atalanta nella partita contro la Juventus, definendola “eccezionale”. In un’intervista rilasciata a TuttoAtalanta.com, Di Cintio ha sottolineato come la squadra bergamasca abbia beneficiato di una preparazione più accurata, favorita da un calendario meno fitto rispetto ai suoi avversari. “Non che prima l’Atalanta giocasse male”, ha precisato, “ma gestire troppi impegni ravvicinati comporta inevitabili difficoltà”.
D’altronde, l’Atalanta di Gian Piero Gasperini è diventata un punto di riferimento non solo in Italia, ma anche in Europa. Le dichiarazioni dello stesso Gasperini, rilasciate dopo la vittoria contro la Juventus, ne sono una prova. “Vado a Rio a ballare il samba”, ha scherzato l’allenatore, alludendo a un’atmosfera di festa e ottimismo che avvolge la squadra. Un tono lontano dalle solite cautele, segno di una consapevolezza nuova: quella di poter ambire a traguardi importanti, come lo Scudetto, senza più doversi nascondere dietro a frasi di circostanza.