Effetto Powell sui mercati, il dollaro si rafforza su euro, sterlina e yen. Lira turca in caduta libera

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Assestamenti su tutti i mercati dopo l’annuncio del secondo mandato alla guida della Federal Reserve, la banca centrale statunitense, per Jerome Powell.

Gli investitori non avevano del tutto escluso la possibilità di un avvicendamento con Lael Brainard che ricoprirà invece la carica di vide di Powell.

Tassi più alti significa che le future emissioni di titoli analoghi renderanno di più, quelli già in circolazione perdono quindi valore

Il mercato attribuisce oggi una probabilità del 75% alla possibilità che i tassi statunitensi possano salire il prossimo giugno. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

Titoli a 30 anni, rendimento in rialzo al 2,004% Questo l'andamento delle altre scadenze: Titolo a 2 anni, rendimento in calo allo 0,624%. (Borsa Italiana)

Atteso anche l'indice FED Richmond, che rappresenta lo stato del business nel quinto distretto manifatturiero della nazione. Il derivato sulsegna un -0,27% a 16.337 punti.Sul, dopo l'Opening Bell il Centro studi Markit Economics diffonde i PMI servizi e manifatturiero. (Finanza Repubblica)

Gli analisti hanno quindi letto nella conferma di Powell un segnale di ritrovata indipendenza della Banca Centrale che potrebbe favorire un, seppur graduale, ritorno a politiche monetarie meno accomodanti, alla luce delle dinamiche della crescita e dell’inflazione. (Startmag Web magazine)

Era già stato arrestato varie volte da quando era ragazzo per aggressioni, abusi domestici e resistenza alla polizia. Ma questa settimana presenta il test più difficile, quando milioni di Americani – incoraggiati dalle vaccinazioni e stufi di passare un’altra vacanza da soli – si stanno mettendo in viaggio (La Voce di New York)

Il presidente della Fed – continua Dolar – «è così influente che può far crollare o salire i mercati finanziari semplicemente pronunciando poche parole in pubblico. Le conseguenze di un errore potrebbero essere catastrofiche e provocare un aumento dell’inflazione, un ritorno alla recessione o, peggio, la Fed potrebbe dover affrontare la stagflazione, in cui si ottengono sia prezzi in aumento che un’economia fiacca». (L'Indro)

Movimenti poco sotto la parità per il Dollar index che viaggia sempre la soglia di 96. "Poiché appare poco probabile che la Fed, pur segnalando un avvio del ciclo di rialzi l’anno prossimo, indichi già a dicembre più di due rialzi nel 2022, l’upside del dollaro dovrebbe cominciare a ridursi, fermo restando che rimangono ancora margini di rafforzamento nel breve", aggiunge l'esperta indicando che c'è un nuovo test in tal senso con i PMI, attesi positivi (Finanzaonline.com)