Pensioni, effetto boomer: quanto cresce la spesa? Tutte le cifre

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Il sistema pensionistico italiano, pur con pressioni crescenti, rimane al momento sostenibile. Dopo il forte impatto dell’inflazione degli anni scorsi, il ritmo delle rivalutazioni si è attenuato, ma la spesa per le pensioni continua a crescere in modo costante, con previsioni che indicano un’ulteriore accelerazione nei prossimi anni. Secondo le nuove proiezioni contenute nel Documento di finanza pubblica (Dfp) recentemente trasmesso al Parlamento, tra il 2026 e il 2028 la spesa per le pensioni aumenterà mediamente del 3% l’anno, con un picco del 3,2% atteso nel 2026. (Nicolaporro.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Il documento come di consueto è disponibile sul portale INPS. Come cambia l'importo della pensione di aprile 2025? Da questo mese sono applicate le novità introdotte dalla Legge di bilancio. Le istruzioni nel cedolino INPS (informazionefiscale.it)
Pensioni dei dipendenti pubblici: la legge di bilancio del 2025 ha confermato i tagli del 2024, cancellando di fatto la possibilità per tantissimi tra lavoratori e lavoratrici di lasciare il lavoro anticipatamente. (Collettiva)
Dal 1° gennaio 2025 sono entrati in vigore i nuovi coefficienti di trasformazione, fondamentali per calcolare l’importo delle pensioni contributive 2025, che da quest’anno sono più basse. (LeggiOggi)

Le prime stime contenute nel Documento di economia e finanza (Def) 2025 indicano che la rivalutazione sarà pari allo 0,8%. Portafoglio più gonfio dal 2026? Dal prossimo gennaio, gli assegni pensionistici torneranno a crescere, anche se l'incremento sarà piuttosto contenuto. (Il Gazzettino)
Le prime proiezioni contenute nel Documento di economia e finanza (Def), approvato dal governo il 9 aprile, tracciano un quadro di rivalutazioni parziali e ricalcoli meno favorevoli per i nuovi pensionati. (Corriere dell'Economia)
Come si calcolano gli aumenti Gli aumenti delle pensioni non saranno uniformi ma calcolati in tre distinti livelli come ha stabilito la legge 448 del 1998: nel dettaglio si avrà il 100% della rivalutazione per gli importi che arrivano fino a quattro volte il minimo, il 90% per gli importi tra quattro e cinque volte il trattamento più basso e il 75% per la parte che supera le cinque volte. (il Giornale)