A Napoli il vertice del Med5: accordo su migrazione e lotta ai trafficanti





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Si è chiusa a Napoli la due giorni di incontri tra i ministri dell’Interno del Med5 – Italia, Malta, Grecia, Spagna e Cipro –, i Paesi europei più esposti ai flussi migratori provenienti dal Mediterraneo e dal Medio Oriente. Al centro dei colloqui, presieduti dal ministro italiano Matteo Piantedosi, la gestione degli sbarchi, i rimpatri e la cooperazione con i Paesi terzi, tra cui Algeria, Libia e Tunisia, con cui sono stati avviati colloqui bilaterali. Presenti anche il commissario Ue per gli affari interni, Magnus Brunner, e il direttore esecutivo di Frontex, Hans Leijtens, a conferma della dimensione europea del confronto.
«La lotta ai trafficanti di esseri umani resta una priorità», ha dichiarato Piantedosi al termine dei lavori, sottolineando la necessità di «potenziare le campagne di comunicazione nei Paesi di origine per scoraggiare l’immigrazione irregolare». Un impegno che, secondo il ministro, dovrà tradursi in azioni concrete, come previsto dalla dichiarazione congiunta approvata durante il vertice. Senza citare direttamente le rotte più critiche, il riferimento è soprattutto all’aumento degli arrivi dalla Tunisia e alla Libia, dove le organizzazioni criminali continuano a operare nonostante le operazioni di contrasto.
Tra i partecipanti, il ministro spagnolo Fernando Marlaska Gómez – ex magistrato specializzato nella lotta all’Eta e attivista per i diritti lgbtq – ha ribadito che «il rispetto dei valori dell’Ue non è negoziabile», pur senza entrare nel merito delle politiche migratorie adottate dal governo di Madrid. La sua presenza, così come quella degli altri omologhi, ha confermato la volontà di coordinare le strategie, sebbene permangano differenze nell’approccio tra i singoli Stati.