Borsa Milano resta debole, nessun cambio di marcia dopo inflazione Usa e Bce

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Anche dopo l'avvio positivo di Wall Street, a Milano l'indice Ftse Mib cede lo 0,15% a 25.704 punti.

Sotto la lente anche UniCredit che avanza dello 0,95%, dopo avere incassato la promozione di Credit Suisse.

Nessun cambio di marcia per Piazza Affari e principali listini europei, che continuano a muoversi poco sotto la parità.

Intesa Sanpaolo (-0,5%) ha invece incassato un downgrade, con il rating che scende a neutral (target price fermo a 2,6 euro)

"Nonostante il rally del titolo dopo i risultati del primo trimestre 2021, continuiamo a vedere un potenziale rialzo per UniCredit", segnalano dalla banca svizzera. (Yahoo Finanza)

Ne parlano anche altri media

Così la presidente della Bce, Christine Lagarde, in conferenza stampa dopo il Consiglio direttivo, della Banca centrale europea. Il balzo dell’inflazione Usa Durante la conferenza stampa di Christine Lagarde è stato diffuso il dato dell’inflazione a maggio negli Stati Uniti (Corriere della Sera)

Al 5 giugno le domande sono state 376 mila, secondo quanto riportato dal dipartimento del Lavoro. E quindi alla prossima riunione del Comitato di politica monetaria del 16 giugno non cambierà nulla. (Corriere della Sera)

Secondo l’agenzia Mni, la materia sarà con ogni probabilità discussa dai membri Bce in un ritiro che inizierà il 18 giugno La Bce mantiene la «mano ferma» sullo stimolo all’economia dell’Eurozona, come ha detto ieri la presidente Christine Lagarde al termine del consiglio direttivo. (Milano Finanza)

La BCE darà direttive su tassi di interesse, acquisto del debito con il piano PEPP e fornirà previsioni aggiornate. Nel dettaglio di seguito, i market mover da non perdere dal 7 all’11 giugno (Money.it)

Il nuovo quadro deve migliorare il coordinamento delle politiche fiscali nazionali all'interno della zona euro, proprio come sta facendo il blocco con il New Generation Eu Fund, e deve avere flessibilità al di là degli stabilizzatori automatici e delle misure di emergenza. (Yahoo Finanza)

editato in: da. La BCE si conferma fortemente accomodante e Christine Lagarde una colomba. Un accenno anche alla necessita di mantenere politiche fiscali “ambiziose e coordinate”, poiché ” un ritiro prematuro dei sostegni rischierebbe di indebolire la ripresa e di amplificare gli effetti nel lungo termine”. (QuiFinanza)