Recovery Fund, stoccata di Conte a falchi Ue: ‘no a stereotipi distorti, proposta franco-tedesca solo un passo’

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“Basare la risposta al coronavirus sulla base di stereotipi distorti non potrebbe essere più sbagliato”, ha ammonito Conte.

“La proposta franco-tedesca (sul Recovery Fund) riconosce l’importanza di finanziare la ripresa con uno sforzo comune europeo.

Il titolo della lettera è indicativo: “Gli stereotipi distorti ostacolano la ripresa comune dell’Unione europea”.

Kurz ha precisato che i quattro paesi, che si sono opposti alla proposta franco-tedesca su un Recovery Fund da 500 miliardi, ritengono che gli aiuti debbano arrivare sotto forma di prestiti, non sussidi. (Finanzaonline.com)

La notizia riportata su altre testate

Sta di fatto però che le previsioni a oggi indicano nel 2020 un Pil che sarà al -3% negli Stati Uniti, al -5% in Europa (Italia esclusa) e al -10/12% in Italia. Sono 540 miliardi, sperando che siano disponibili tutti a giugno. (Il Sole 24 ORE)

Importante per Franceschini è che l'Italia venga considerata una meta europea, proprio in vista del possibile ritorno dei turisti internazionali. Da una parte c'è chi vuole un vero coordinamento delle misure e dall'altra, invece, chi preferisce cominciare dagli accordi bilaterali fra le capitali. (Il Messaggero)

Ovvero i famigerati quattro governi contrari al Recovery Fund dalla potenza di 500 miliardi di euro proposto dall'asse franco-tedesco. L'Italia non solo è favorevole alla portata del ''bazooka'' messo sul piatto da Angela Merkel ed Emmanuel Macron, ma anche alla velocità del suo meccanismo. (ilGiornale.it)

Non è concepibile che, con l’Europa di ventisette Stati, per l’approvazione di importanti decisioni è richiesta l’unanimità. I grossi problemi che il coronavirus sta creando in tutto il mondo, fa trascurare molti altri problemi di natura diversa che ci riguardano molto da vicino. (StartNews)

Anzi: “La frammentazione del sistema sanitario e il coordinamento tra le autorità centrali e regionali ha rallentato l’implementazione delle misure di contenimento”. Il testo quest’anno tiene conto dell’impatto della pandemia da Coronavirus e misura la situazione economica di conseguenza. (Fanpage.it)

A partire dal 20 marzo la Commissione europea ha avviato un temporary framework, già modificato due volte, per consentire ai Membri di intervenire a sostegno delle imprese nazionali. Non sarei affatto sorpreso se la questione finisse alla Corte di Giustizia europea, per la compromissione del level playing field tra imprese aventi la sede legale nell’Unione europea. (Il Sole 24 ORE)