Ex Ilva, scaduti i termini per le offerte, si apre un nuovo capitolo

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Con la chiusura dei termini per la presentazione delle offerte vincolanti, avvenuta alla mezzanotte di ieri, i commissari di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria si preparano a svelare le carte. Le buste contenenti le proposte di acquisto per l’ex Ilva e gli stabilimenti siderurgici di Acciaierie per l’Italia, dislocati in varie regioni italiane e uno in Francia, saranno aperte per valutare chi ha offerto cosa e per quale attività.

Rispetto alle manifestazioni di interesse pervenute a settembre, i commissari puntano ad avere un quadro chiaro non solo dei gruppi industriali in corsa, ma soprattutto delle loro effettive intenzioni riguardo al piano industriale, agli investimenti, alla decarbonizzazione, al prezzo di acquisto e all’occupazione. Quest’ultima, in particolare, rappresenta un nodo cruciale, poiché i commissari mirano a garantire il mantenimento nel tempo dei posti di lavoro e a valutare le iniziative proposte a favore delle località che ospitano gli stabilimenti.

Le offerte, arrivate entro le 20 di ieri (ufficialmente la mezzanotte), saranno comparate lunedì dai tre commissari Giovanni Fiori, Giancarlo Quaranta e Davide Tabarelli, insieme agli advisor Bsg e Grimaldi studio legale, nonché Rccd, nominato da Acciaierie d’Italia. Tra i nomi trapelati, figurano Baku, Jindal e Bedrock, le società in lizza per l’acquisizione dell’ex Ilva. Tuttavia, il colosso ucraino Metinvest, che era stato indicato come uno dei pretendenti, si è chiamato fuori con una nota ufficiale, lasciando campo aperto agli altri gruppi siderurgici interessati.

La partita per la cessione dell’ex Ilva è dunque ricominciata, e con la presentazione delle offerte di acquisto si apre un altro capitolo che porterà alla definizione del nuovo assetto proprietario.