L’inviato Usa Kellogg: “Ucraina divisa in zone come Berlino dopo la guerra”. No di Mosca: “Rischio escalation”

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Una divisione dell’Ucraina in zone controllate militarmente, come Berlino dopo la Seconda guerra mondiale: forze franco-britanniche a ovest, l’esercito russo a est, e in mezzo un’area-cuscinetto demilitarizzata. A proporlo in un’intervista al Times è l’inviato della Casa Bianca per Russia e Ucraina, l’ottantenne generale Keith Kellogg, tornando a parlare dopo un lungo periodo di silenzio in cui la sua figura è stata oscurata da quella di Steve Witkoff, negoziatore Usa per la pace che venerdì ha incontrato Vladimir Putin per la terza volta. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altre testate
Di fronte alle resistenze di Mosca, Donald Trump ha manifestato la sua impazienza, affermando che «la Russia si deve muovere», mentre il portale Axios, citando alcune fonti, ha scritto che il rappresentante del presidente Usa ha consegnato al capo del Cremlino un ultimatum: se non accetterà di porre fine ai combattimenti entro la fine di aprile, non solo non potrà sperare nella revoca delle sanzioni, ma dovrà subirne altre ancora più pesanti. (Corriere del Ticino)
L'Ucraina divisa come fu per Berlino dopo la Seconda guerra mondiale. (Virgilio)

Keith Kellogg, inviato Usa per la pace, ha rilasciato un'intervista al Times, durante il quale ha parlato della possibilità di dividere in due l'Ucraina. I due Paesi che hanno fatto nascere la cosiddetta coalizione dei "volenterosi", morta sul nascere per via del mancato appoggio Usa. (Il Giornale d'Italia)