Auto, Volkswagen prepara il lancio di 11 nuovi modelli in Cina: ce n’è anche uno a guida autonoma
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Volkswagen prova a contrastare l'aumento della concorrenza in Cina con il lancio di 11 nuovi modelli attraverso la joint venture con il gruppo cinese Faw. Il piano porterà all'introduzione sul mercato cinese di sei nuovi modelli a batteria (Bev), due vetture ibride (Phev) e due elettriche ad autonomia estesa, che combinano cioè un motore elettrico con un generatore a combustione interna, a partire dal 2026. (Milano Finanza)
Se ne è parlato anche su altri media
Un tempo leader indiscussa sul mercato del gigante asiatico, la casa di Wolfsburg oggi insegue. Il titolo rimbalza, comunque, dopo una settimana negativa, seguita all’assemblea annuale con la comunicazione del bilancio 2024 e delle prospettive prudenti per il 2025, che prevedono taglio dei costi e gestione delle tensioni commerciali globali. (Il Sole 24 ORE)
L’attuale fase che sta attraversando il mercato automobilistico globale è indubbiamente complessa, ma in questo scenario così difficile Volkswagen ha limitato i danni, ed è determinata a continuare per la propria strada. (Auto.it)
Il Gruppo Volkswagen guarda con sempre maggior interesse alla Cina, con l'obiettivo di incrementare la propria presenza sul mercato locale. (Virgilio)
Dopo il pari rimediato allo Stadio Luigi Penzo domenica scorsa contro il Venezia di Eusebio Di Francesco, di fatto, il Napoli si è allontanato dall’Inter. I partenopei, infatti, hanno adesso tre punti di svantaggio dalla ‘Beneamata’, che ha vinto lo scontro diretto contro l’Atalanta. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)
Nel 2024, il Brand Group Core, che riunisce Volkswagen, Škoda, Seat/Cupra e Volkswagen Veicoli Commerciali, ha chiuso l’anno con un utile operativo di 6,96 miliardi di euro. Le vendite sono cresciute del 2,8%, portando il totale a 4,96 milioni di veicoli. (Industria Italiana)
Quattro mesi di vertenza sindacale, una maratona lunga 70 ore per limare l’accordo con il potente sindacato dei metalmeccanici IG Metall (che ha definito il compromesso raggiunto come il “miracolo di Natale di Hannover”) e la necessità di operare una diminuzione della forza lavoro di oltre 35.000 persone entro il 2030: l’annus horribilis di Volkswagen era già ben rappresentato dal tavolo delle trattative aperto sul finire dello scorso anno, mentre fuori dalle principali fabbriche tedesche i lavoratori tedeschi del Gruppo e dell’indotto protestavano contro il management, a loro dire unico responsabile della situazione. (Start Magazine)