La guerra non interessa, le risorse sì

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il manifesto ESTERI

Davanti alla tragica accelerazione del trentennale conflitto nella Repubblica democratica del Congo (Rdc), con la presa di Goma, un documento della rete «Insieme per la Pace in Congo» fa precise denunce e richieste affinché si ponga fine alla «gravissima violazione del diritto internazionale e dell’integrità del paese». Il portavoce della rete è l’attivista per la pace John Mpaliza, ingegnere congolese che vive da molti anni in Italia e che già nel 2012 intraprendeva una marcia a piedi fino a Bruxelles, per chiedere l’embargo sulle armi e la fine della rapina delle risorse della Rdc, molte delle quali indispensabili per l’industria dell’hi-tech globale. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altri media

Quando a fine gennaio i ribelli del movimento congolese filo-Ruanda M23 hanno preso il controllo della città di Goma, nella regione nel nord Kivu all’estremo oriente del paese, ad arrendersi non sono stati soltanto i membri dell'esercito regolare di Kinshasa, ma anche una componente di mercenari europei impiegati nello stato africano appositamente per scongiurare l'avanzata delle truppe antigovernative. (Inside Over)

Ieri l'Onu ha lanciato l'allarme per le violenze dilaganti nell'est del Congo: «Esecuzioni sommarie e stupri di gruppo». Nelle stesse ore Medici Senza Frontiere ha documentato la drammatica situazione nell'obitorio dell'ospedale di Kyeshero: «Al momento è stracolmo di cadaveri, la maggior parte non ancora identificati». (ilgazzettino.it)

È situata nella provincia meridionale di Lualaba. Kolwezi ospita alcuni dei più grandi siti di rame e cobalto del pianeta e, suo malgrado, proprio a causa della ricchezza del sottosuolo è finita (Inside Over)

Circa trecento uomini bianchi in abiti civili si sono allineati davanti al varco di frontiera tra Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, e Gisenyi, in Ruanda. Dopo essere stati perquisiti, hanno recuperato le loro cose e attraversato il confine a piedi, entrando in Ruanda. (ilmessaggero.it)

Il leader dell'M23, Bertrand Bisimwa, e Corneille Nangaa, capo della piattaforma politico-militare di cui l'M23 fa parte, vengono accolti e inneggiati dalla folla mentre dialogano con gli abitanti di Goma durante un'esercitazione di pulizia della citta', organizzata dal gruppo armato sostenuto dal Ruanda. (Tiscali Notizie)