Operazione Hermano - Traffico internazionale di droga: 21 arresti tra Reggio Calabria e il Nord Italia - NOMI

LaC news24 INTERNO

Gli ordini dal carcere. I carabinieri, indagando, sono riusciti a scoprire che il coordinamento delle attività veniva gestito anche dall'interno del carcere di Ivrea.

Da lì, la scoperta dell'esistenza di una consorteria criminale ben organizzata, capace di gestire traffici illecito di marijuana, hashish e cocaina.

Agli atti dell'indagine, coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri, c'è pure la famiglia De Stefano di Reggio Calabria

Operazione Hermano. (LaC news24)

La notizia riportata su altri giornali

La città di Lamezia Terme ci ha premiato con una partecipazione, un’adesione, un affetto che non ci aspettavamo così grandi. L’evento è ideato da Fondazione Trame e Associazione antiracket Lamezia ALA con la direzione artistica di Giovanni Tizian e quella organizzativa di Cristina Porcelli (Corriere di Lamezia)

“Il Social Freezing – spiega il dottor Giacomo Tripodi, direttore scientifico del convegno – è stato il fulcro del confronto per la parte medico scientifica. Da qui l’opportunità di un confronto medico per conoscere le proprie condizioni ed eventualmente adottare le contromisure necessarie”. (Corriere di Lamezia)

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Bene HP Sport e Lucchesi Jr. al rally di Alba gara del campionato italiano assoluto rally (CIAR). Bene HP Sport e Lucchesi Jr. al rally di Alba. gara del campionato italiano assoluto rally (CIAR). L’alfiere di HP SPORT tra i protagonisti del tricolore CIAR al rally di Alba con la Skoda Fabia Evo della GF Racing gommata Michelin e Titti Ghilardi alle note nell’impegnativa gara piemontese. (Sardegna Reporter)

Infine, in ordine all’aggravante della natura transnazionale del traffico di stupefacenti, secondo la prospettazione accusatoria, gli arrestati avrebbero goduto di rapporti privilegiati con produttori peruviani di cocaina, grazie ai quali erano in grado di acquistare partite di droga a prezzi concorrenziali. (StrettoWeb)

Il blitz ha interessato anche le province di Milano, Parma, Verona e Vicenza. Sono ritenuti responsabili di aver fatto parte di un’articolata organizzazione, capace di gestire un fiorente traffico di stupefacente che, acquistato in Sud America e transitato in Spagna, veniva poi rivenduto su tutto il territorio nazionale (Soverato Web)