Pubblica Amministrazione, arriva la nuova bozza sul lavoro agile

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Il prossimo incontro sarà il 22 settembre Pubblica Amministrazione, arriva la nuova bozza sul lavoro agile. Condividi. I lavoratori della pubblica amministrazione interessati al lavoro agile dovranno fare un accordo scritto che preveda la durata dell'accordo, le modalità di svolgimento della prestazione fuori dalla sede abituale "con indicazione delle giornate di lavoro da svolgere in sede e di quelle da svolgere a distanza". (Rai News)

Ne parlano anche altre testate

Nelle giornate di lavoro agile non si possono fare straordinari, trasferte né lavoro disagiato. L’amministrazione dovrà anche diffondere modelli organizzativi che rafforzino il lavoro in autonomia, l’empowerment, la delega decisionale, la collaborazione e la condivisione delle informazioni» (La Stampa)

L'accordo dovrà essere individuale e il lavoratore concorderà con l'amministrazione i luoghi dove è possibile svolgere l'attività. E' quanto prevede la nuova proposta dell'Aran sul lavoro agile nelle Funzioni centrali (ministeri, agenzie fiscali, enti pubblici non economici) che dovrebbe fare da apripista per lo smart working in tutta la pubblica amministrazione. (Giornale di Sicilia)

Inoltre, sempre modificando l'articolo 9, il disegno di legge di conversione del decreto Green pass stabilisce che la certificazione verde COVID-19 ha validità di 12 mesi e non più 9 mesi per i soggetti vaccinati. (Ipsoa)

Lo smart working nel pubblico impiego sarà quindi regolato da un accordo individuale scritto È quanto scritto nella proposta dell’Aran, l’agenzia governativa per la contrattazione. (La Stampa)

Come per la scuola quindigli statali senza green pass non potranno lavorare in presenza; il mancato possesso del green pass nella Pubblica Amministrazione potrebbe essere considerato assenza ingiustificata e quindi gli stessi potrebbero essere sospesi e con loro lo stipendio. (Money.it)

La prima mossa arriverà a stretto giro, con il Dpcm che tornerà a rendere «ordinaria» la presenza in ufficio dei dipendenti pubblici alla luce dell’obbligo di Green Pass sui luoghi di lavoro. Il decisione, anticipata sul Sole 24 Ore del 1° settembre e scritta nel decreto che sarà approvato oggi dal consiglio dei ministri per tradurre in pratica la linea concordata tra il premier Mario Draghi e il ministro (Il Sole 24 ORE)