Europa: è democrazia solo se vincono i "buoni"
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Che la condanna all’ineleggibilità di Marine Le Pen per cinque anni – con esecuzione immediata anche nel caso, poi concretizzatosi, di un ricorso in appello – avrebbe riattizzato per l’ennesima volta il classico scontro tra destre e sinistre, con le prime a lamentarsi del carattere politico della sentenza contro la candidata data dai sondaggi al 37% al primo turno dell’elezione presidenziale del 2027, e le seconde a ribattere che le sentenze vanno rispettate e che chi commette un reato deve essere punito senza sconti per il suo ruolo politico, era scontato ancora prima che il verdetto venisse pronunciato. (InsideOver)
La notizia riportata su altre testate
Caro Direttore, le recenti elezioni in Romania e il rapporto dell'Ufficio Federale per la Protezione della Costituzione in Germania che ha stabilito che il partito nazionalista e anti-migranti Alternative für Deutschland è "un'organizzazione di estrema destra" e "non compatibile con con l'ordine democratico libero", hanno aperto un importante dibattito sia sotto il profilo politico che sotto quello giuridico. (Il Gazzettino)
Così in Romania, dopo aver annullato le elezioni vinte al primo turno dall’euroscettico Georgescu, capita che il suo ologramma Simion approdi al ballottaggio con un consenso ancora più largo. Intanto nella Germania locomotiva (ingolfata) d’Europa, che punta a riarmarsi fino ai denti con un piano da mille miliardi di euro, finisce nel mirino dei servizi segreti il partito di estrema destra dell’Afd che ha sfondato il muro del 20% alle ultime elezioni perché sarebbe incompatibile con la costituzione tedesca. (la notizia)
E’ ora di sollevarsi al di sopra dell’insopportabile chiacchiericcio sui vari processi elettorali in corso in tutto l’Occidente neoliberista. (Contropiano)
Il matto in due mosse procede, in primis, attraverso un processo di diffamazione, in modo tale che il candidato scomodo risulti agli occhi dell’opinione pubblica indegno dell’ufficio (tipo: presidente della Repubblica, deputato, senatore, sindaco) per il quale ha concorso, o intende concorrere, con procedure democratiche. (L'Opinione delle Libertà)
L’altro ieri, in Romania, il partito guidato da George Simion – espressione della destra radicale e legato al candidato presidenziale Călin Georgescu, escluso a marzo dalle elezioni – ha stravinto il primo turno delle elezioni. (Il Riformista)
Il ritornello è il solito: «Democrazia? Sì, ma anche Hitler e Mussolini sono andati al potere in modo democratico». Giusto, ma non fu lì il vulnus, altrimenti bisognerebbe approntare una legge che decida che le elezioni possono vincerle soltanto gli avversari delle destre. (il Giornale)