Coldiretti Sardegna: cerealicoltori KO tra rincari semine e allagamenti

Sardegna Reporter INTERNO

CEREALICOLTORI KO: RADDOPPIANO COSTI DELLE SEMINE E CAMPI ALLAGATI.

Raddoppiano i costi delle semine per gli agricoltori che non hanno goduto di neppure un centesimo per gli aumenti stellari del grano.

Un problema già vissuto un anno fa che quest’anno si associa alla pesante e dolorosa grana dei costi di produzione.

La produzione importata in Italia, soprattutto dal Canada, è ottenuta peraltro con l’uso del diserbante chimico glifosato in preraccolta, vietato in Italia

(Sardegna Reporter)

La notizia riportata su altri giornali

I Paesi che più probabilmente adotteranno questo tipo di restrizioni sembrano essere Australia, Brasile, Cina, Filippine, Malesia, Singapore, Taiwan, Thailandia e Ucraina. La notizia di casi di peste suina africana tra Piemonte e Liguria preoccupa gli allevatori mantovani. (La Gazzetta di Mantova)

Tempo medio di lettura: 3 minuti. Niente allarmismo, attenzione alta e ricorso a tutti quei comportamenti utili a prevenire situazioni di pericolo. Ma il caso piemontese, di cui ancora non si conosce l’origine, potrebbe essere legato alla diffusione del virus a livello europeo. (Luino Notizie)

Dopo aver chiuso il 2021 con l’amaro in bocca per una promozione in Serie A1 sfuggita all’ultimo istante, il 2022 del Club Tennis Ceriano non poteva iniziare in un modo migliore Un risultato storico che proietta il CTC in vetta alle strutture della Lombardia. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

A Lecco e Como selvatici fuori controllo. La Peste Suina Africana che – precisa la Coldiretti – può colpire cinghiali e maiali ed è altamente contagiosa e spesso letale per questi animali, non è invece trasmissibile agli esseri umani. (Prima Lecco)

Dobbiamo evitare ulteriori, gravi problemi ai nostri allevatori e per farlo dobbiamo muoverci in tempi brevi, perché la suinicoltura è un perno economico regionale con un’importante filiera autoctona di carne di qualità e un significativo indotto lavorativo sul territorio. (ArezzoNotizie)

La Granda rappresenta il 66% della produzione regionale con 800 aziende e 800 mila capi, seconda a livello nazionale dopo Brescia. Secondo il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu, «indispensabile il controllo sanitario di tutti i capi abbattuti» (La Stampa)