Draghi blinda la riforma Cartabia: "Aperti solo a migliorie tecniche"

Il Dubbio INTERNO

Draghi, rispondendo ad una domanda di un giornalista, ha specificato «c’è tutta la buona volontà di accogliere emendamenti che siano di carattere tecnico e non stravolgano l’impianto della riforma e siano condivisi.

L’ufficio di presidenza della Commissione Giustizia ha convocato una seduta per oggi, dedicata solo alle ammissibilità dei sub-emendmenti agli emendamenti del governo

Qualora ci fossero miglioramenti tecnici anche importanti noi siamo aperti, molto aperti, qualora ci fossero servirà un nuovo passaggio in consiglio dei ministri». (Il Dubbio)

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Non è così, perché i procedimenti che sono puniti con l'ergastolo, e spesso lo sono quelli per mafia, non sono soggetti ai termini dell'improcedibilità. Così la ministra della Giustizia Marta Cartabia, al Question time di ieri alla Camera, rispondendo alle interrogazioni incalzanti dei deputati che criticavano la complessiva Riforma attualmente in discussione. (LaC news24)

Ovvero, a seguito delle richiesta della Guardasigilli ha diritto di esprimere un parere sull’intera riforma del processo penale. Anche nel giorno del suo 80esimo compleanno Sergio Mattarella non si è risparmiato e ha infilato un paio di “rampogne”. (ilmattino.it)

Il peso del Quirinale, entrato in quella blindatura tutta particolare che gli conferisce il Semestre bianco, controbilancia tutti i mal di pancia con cui fino a ieri l’Anm prima e il Csm poi avevano tentato la zampata. (Il Riformista)

Oltre al fatto che, afferma, “Falcone e Borsellino si saranno girati tre volte nella tomba a sentire questo tipo di riforma”. L’idea di fondo è quella di superare il “grave problema” – come l’ha definito la ministra Cartabia – dell’eccessiva durata dei processi (Zoom24.it)

Questa è solo una delle tante critiche mosse alla riforma del processo penale firmata Cartabia da parte del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri che, tranchant, aveva affermato «Sarà più conveniente delinquere». (Studio Cataldi)

di Antonella Coppari Mattarella si sottrae al ricatto di quanti lo vorrebbero schiacciato pro o contro un singolo punto della riforma: la prescrizione. Il presidente della Repubblica scrive al vicepresidente, David Ermini, chiedendo "di posticipare di qualche giorno la discussione in modo che il consiglio si esprima sul complesso del testo" (QUOTIDIANO NAZIONALE)