David di Donatello 70, tra il premio Oscar Sean Baker, Timothée Chalamet e la vittoria di “Vermiglio”

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Sul red carpet dei 70esimi David di Donatello, tra premiati, emozioni e sorprese (incluso un esuberante Timothée Chalamet con un “Forza Roma!” a gran voce), il cinema italiano si è celebrato come merita: tra memoria, futuro e orgoglio. Il regista Sean Baker, ospite internazionale, non ha nascosto la sua ammirazione. E se da Hollywood arrivano per imparare e ispirarsi, in Italia si riflette sul valore profondo di questo settore. (Il Messaggero)
La notizia riportata su altri media
Maura Delpero vince anche come miglior regista, prima donna a ricevere questo premio. (RaiNews)
Il red carpet sarà calcato dalle stelle del nostro cinema. E non solo. Tra gli ospiti più attesi c’è il giovane divo di hollywoodiano Timothée Chalamet, di recente nelle sale nei panni di Bob Dylan, che riceverà il David Speciale. (OglioPoNews)
Carriera e Opere Significative La notizia della scomparsa del regista James Foley ha scosso il mondo del cinema. La sua famiglia ha comunicato che l’artista è venuto a mancare all’età di 71 anni, dopo aver combattuto contro un cancro al cervello. (SofiaOggi.com)

Monica Bellucci sarà tra le protagoniste della 70ª edizione dei David di Donatello 2025, in programma questa sera, mercoledì 7 maggio 2025, presso i leggendari studi di Cinecittà a Roma. L’attrice umbra parteciperà in qualità di ospite d’onore a una delle serate più importanti per il cinema italiano, un evento che celebra i migliori talenti e le opere cinematografiche dell’ultimo anno. (Vogue Italia)
'Berlinguer - La grande ambizione' e 'Parthenope' guidano le nomination. I film di Andrea Segre e Paolo Sorrentino hanno infatti ottenuto 15 candidature ciascuno. (Adnkronos)
Vermiglio di Maura Delpero è il trionfatore assoluto: miglior film, regia, sceneggiatura originale, suono, con la storia di tre sorelle, Lucia, Ada e Flavia, non più bambine, non ancora donne, nell’ultimo anno del secondo conflitto mondiale, in un paese del Trentino, quando un unico sparo segna la fine della loro innocenza. (La Stampa)