Carmine De Simone e Mario Vetere: chi sono gli autori dell’omicidio Muttoni



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Valbrembo. Due ragazzi, Carmine De Simone e Mario Vetere, accomunati da un passato complicato, entrambi adottati da piccoli e poi finiti in diverse comunità per la loro difficile gestione. Le loro vite sono state costellate di reati che, con il tempo, sono diventati sempre più efferati. Da piccoli furti e resistenze a pubblico ufficiale, sono passati allo spaccio e alle rapine, fino a giungere all’omicidio di Luciano Muttoni, ucciso venerdì 8 marzo nella sua villetta di Valbrembo.
Carmine De Simone, ventenne, ha tatuato sotto la guancia destra la parola "Blessed", accanto a una farfalla, un lampo e un kalashnikov. Contrasti che rispecchiano la sua vita di figlio adottivo, cresciuto insieme al fratello naturale da genitori perbene, entrambi impiegati nelle cancellerie del tribunale. La sua quotidianità è ormai fatta di espedienti e rifugi di fortuna, tra condanne e droga.
Mario Vetere, coetaneo di De Simone, ha seguito un percorso simile. Entrambi sono ora in carcere per l'omicidio di Luciano Muttoni, un uomo di 57 anni, ucciso per 50 euro. Pietro Muttoni, fratello della vittima, ha dichiarato: "L’hanno ammazzato di botte per cosa? Luciano era talmente debole fisicamente che sarebbe bastata una spinta per buttarlo a terra. Non aveva la forza per reagire. Quello che penso è che si siano accaniti per niente".
Luciano Muttoni, provato dalla malattia che aveva superato, non aveva mai avuto screzi con nessuno. Il fratello Pietro, 58 anni, ha voluto portare un fiore e un cero davanti alla porta dell’abitazione di Luciano, in via Rossini a Ossanesga di Valbrembo, dove è stato ucciso.