Germania, quelle sei ore d'ansia: i traditori di Merz e gli strascichi sul cammino futuro

5/7/2025 ESTERI

Sono sei le ore che separano la catastrofe, la disfatta dalla redenzione, o almeno da una presentabile, laica incoronazione, quando Friedrich Merz risponde: «Signora presidente, accetto». Alle 16:15, quando al Bundestag viene comunicato l’esito del secondo scrutinio — e Friedrich Merz ottiene 325 sì, 9 in più dei necessari per essere eletto cancelliere — scatta l’applauso, compreso quello della moglie e dei tre figli in tribuna d’onore. (Corriere della Sera)

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O tutt’e due. BERLINO – Quando Johann Wadephul poco dopo le sette di sera fa l’occhiolino alla presidente del Parlamento Julia Kloeckner, mentre sta giurando da ministro degli Esteri, non si capisce se è un tic nervoso o un’esplosione di gioia. (la Repubblica)

Sono 17 i ministri del governo di Friedrich Merz: 7 della Cdu, 3 della Csu e 7 della Spd. Ma le nomine di Merz, che aveva già concesso molto nel programma alla Spd, per i ministeri targati Cdu è andata spesso a «tecnici», ceo (Digitalizzazione, perfino l’Economia), indipendenti, a qualche «piccolo clone» di sé stesso: forse hanno lasciato malumori nel partito. (Corriere della Sera)

Un altro è arrivarci come soluzione di ripiego, o come scelta obbligata da circostanze sfavorevoli. La questione di chi siano i franchi tiratori, i loro giochi e le loro motivazioni è del tutto irrilevante. (Il Manifesto)

Al primo scrutinio non aveva ottenuto i voti della sua stessa maggioranza. (Corriere della Sera)

Eppure l'Unione Cdu-Csu (208 voti) e la Spd (120) insieme dispongono di 328 seggi, quindi i cosiddetti "franchi tiratori" sono stati 18 al primo turno e 3 nel secondo. (Tiscali Notizie)

Francesca Schianchi Come si dice franchi tiratori in tedesco? Merz cancelliere con la grana Afd (La Stampa)