Petrolio ancora in calo: si teme diffusione globale del coronavirus

Money.it ECONOMIA

Stessa sorte è toccata al prezzo del petrolio Brent, che ha messo a segno rossi a doppia cifra percentuale.

Negli Stati Uniti, invece, Trump ha tentato di rassicurare gli americani sulla presenza di un rischio non elevato.

Il prezzo del petrolio ha comunque reagito negativamente e ha lasciato sul campo più del singolo punto percentuale.

Il prezzo del petrolio è tornato a perdere ampio terreno per il quinto giorno consecutivo e si è riportato sui minimi di gennaio 2019.

Poi è toccato anche agli Stati Uniti, che hanno iniziato a temere la diffusione dell’epidemia nonostante i casi accertati siano risultati poco più di 50. (Money.it)

Su altri giornali

Il consensus prevedeva un aumento più robusto, ovvero di 2 milioni di barili. Gli stock di distillati hanno registrato un calo di 2,1 milioni a 138,5 MBG, contro le attese che indicavano una discesa di 1,7 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato una variazione negativa di 2,7 milioni a quota 256,4 MBG (il consensus stimava una contrazione di 2,2 milioni). (Il Messaggero)

Quest’ultimo, tra l’altro, sta attualmente limitando i timidi guadagni messi a segno nelle prime ore del mattino. Il prezzo del petrolio ha bruciato più di 4 punti percentuali nel corso della giornata, ma oggi le cose sono nuovamente cambiate. (Money.it)

Poco dopo la diffusione dei dati, per acquistare un barile di WTI servono 50,05 dollari, +0,3% rispetto al dato precedente. Lo ha annunciato l’EIA (Energy Information Administration), la divisione statistica del Dipartimento dell’Energia statunitense. (Money.it)

Nella seduta di ieri, le quotazioni del petrolio WTI hanno subito un netto deprezzamento, riportandosi a ridosso del supporto a 50,64 dollari al barile, ereditato dai lows del 15 gennaio 2019, dove è iniziata una lieve ripresa. (Money.it)

È comunque probabile che i consumi energetici della Cina, benché crollati a causa del virus, si riprenderanno in fretta una volta passata l’emergenza. La Libia, lacerata dalla guerra civile, è da anni esonerata dal partecipare ai tagli dell’Opec Plus. (Il Sole 24 ORE)

Un’oncia oggi prezza quanto 30 barili, mentre dal 2010 ad oggi il rapporto è stato di poco superiore a 19, un terzo abbondante in meno. Per contro, il prezzo del petrolio è crollato nelle contrattazioni internazionali, con il Brent a perdere oltre il 4%, scendendo sotto i 56 dollari al barile, -15% da inizio anno. (InvestireOggi.it)