Carlo Calenda propone lo scudo democratico contro le interferenze straniere: serve a poter fare come in Romania?

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E adesso Carlo Calenda presenta la proposta di legge per lo "scudo democratico". Una proposta surreale, che peraltro si presenta come sempre con un lessico squisitamente orwelliano. In buona sostanza, la proposta mira a limitare le possibili ingerenze straniere nella vita politica italiana e, segnatamente, nei momenti elettorali. Non occorre aver conseguito un dottorato in scienze politiche ad Harvard per capire che si tratta del primo passo per introdurre in Italia la possibilità di fare quel che si è recentemente fatto in occasione delle elezioni in Romania: elezioni in Romania in cui, lo ricordiamo, l'esito elettorale è stato annullato, poiché a vincere è stato un candidato sgradito a Washington, a Bruxelles e in generale agli araldi dell'ordine liberal-progressista di marca atlantista. (Il Giornale d'Italia)
La notizia riportata su altre testate
Migliaia di sostenitori di Georgescu, radunatisi già dal pomeriggio davanti alla sede dell’ente, hanno reagito con rabbia: arredi urbani distrutti, alberi ornamentali dati alle fiamme e lanci di oggetti contro le forze dell’ordine. (Il Dubbio)
Dopo aver assaporato la vittoria alle elezioni presidenziali in Romania lo scorso 24 novembre, il candidato ultra-nazionalista e filorusso si è visto prima contestare il risultato delle urne, annullato dalla Corte costituzionale a causa di interferenze di Mosca nel processo elettorale, ed ora è stato estromesso dalle nuove elezioni previste il prossimo 4 maggio. (EuNews)
L'ex diplomatico, considerato filo-russo e vicino all'estrema destra, era giunto al ballottaggio delle elezioni dello scorso dicembre, poi annullate per presunte manipolazioni che avrebbero favorito la sua candidatura. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Proteste in Romania, Georgescu presenta ricorso Il candidato di destra filorusso Calin Georgescu ha annunciato che presenterà ricorso presso la Corte Costituzionale della Romania contro la decisione dell'Ufficio elettorale centrale, arrivata nella tarda serata di ieri, che ne ha vietato la corsa alle prossime elezioni presidenziali della Romania. (Il Giornale d'Italia)
Le proteste sono scoppiate nella capitale della Romania, Bucarest, domenica dopo che la Commisiione elettorale ha respinto la candidatura dell'ultranazionalista Calin Georgescu per il secondo turno delle elezioni presidenziali del Paese. (Euronews Italiano)
Centinaia di sostenitori di Georgescu si sono riuniti davanti alla sede dell’ufficio elettorale per manifestare rabbia per la decisione, sventolando bandiere rumene. (Il Fatto Quotidiano)