Regione Campania chiede elenco dei medici No Vax • Imola Oggi

Imola Oggi INTERNO

Gli elenchi dei no vax dovranno essere consegnati entro martedì.

L’anagrafe è richiesta anche ai datori di lavoro degli operatori che lavorano in strutture sanitarie, socio- assistenziali pubbliche o private, nelle farmacie, parafarmacie e negli studi professionali medici”.

Scatta il censimento di medici e infermieri “No Vax” in Campania.

Sempre D’Amore lancia un appello a 300 giovani medici che stanno frequentando i corsi di specializzazione affinché diventino medici vaccinatori. (Imola Oggi)

Su altri giornali

Entro oggi dovranno essere trasmessi alla Regione gli elenchi degli iscritti agli ordini professionali e dei dipendenti delle strutture pubbliche e private. Poi entro dieci giorni andranno effettuate le verifiche e a quel punto saranno stilate le liste di chi non si è vaccinato. (La Nazione)

Oltre alla competenza e professionalità si sono presi personalmente cura di noi con le visite domiciliari e le telefonate quotidiane con cui hanno seguito l’iter della malattia. (Vasto Web)

La situazione ieri è apparsa complicatisima a causa del sistema di prenotazioni andato in tilt (servizio nella pagina successiva). Ad oggi, provato testualmente, i medici di famiglia dicono: ""ndate in farmacia a prenotare, mai viceversa. (LA NAZIONE)

E saranno ancora i medici di base a riceverli: questa settimana arriveranno le prime 550. Il San Matteo (che ieri ha ricevuto 7.020 dosi Pfizer) farà altrettanto con i medici di base della propria zona: in questo caso le dosi sono 438. (La Provincia Pavese)

Non solo, ma vogliamo segnalare la grande umanità nel sopportare e supportare anche psicologicamente le crisi di ansia non indifferenti scaturite dalla malattia, dalla paura , dalla solitudine, dall’incertezza nell’evolversi della stessa. (www.noixvoi24.it)

Al 6 di aprile ancora non l’ha ricevuta, ma soprattutto non ha informazioni su quanto dovrà attendere per l’iniezione. Si tratta di cittadini con priorità per la vaccinazione, in virtù del loro contatto con i pazienti. (Corriere della Sera)