Al fisco 20 miliardi dalle prime cinque banche italiane nel periodo 2019-2023
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Dal 2019 al 2023, le prime cinque banche italiane hanno versato nelle casse dello Stato 20 miliardi di euro. Negli ultimi cinque anni, il settore bancario ha rappresentato un’occasione importante di ricavo per il fisco del nostro Paese e gli utili macinati nei primi sei mesi di quest’anno offrono uno scenario attraente per le casse dello Stato anche per il 2024. È quanto evidenzia il sindacato bancario Fabi in un’analisi. (Il Sole 24 ORE)
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Il merito è stato senz’altro della crescita del fatturato, ma non solo. Diversi gruppi hanno registrato bilanci da record, segnando un’onda lunga di segnali eccellenti, con cifre più che degne di note per i ricavi e gli utili. (Business People)
E’ quanto emerge da un rapporto stilato dalla divisione “Analisi e ricerche” della Fabi. Il governo Meloni, a quanto pare, può continuare a puntare su una maggiore fedeltà degli istituti di credito italiani nei confronti della mole immensa del debito pubblico dello Stato italiano, così come in generale del pubblico retail, come ha dimostrato l’entusiasmo che i piccoli risparmiatori hanno mostrato nei confronti dei BTP Valore fino all’ultima e quarta emissione degli inizi di maggio. (Finanzaonline)
Più del doppio rispetto a tre anni fa e che mette in luce, ancora di più, quanto forte sia stata la spinta del rialzo dei tassi di interesse. A tanto ammontano secondo Bloomberg i dividendi destinati ai soci delle principali banche europee. (la Repubblica)
Nei giorni scorsi un report della Fabi ipotizzava per quest’anno 45-50 miliardi di utili lordi per le prime sei banche italiane, in crescita tra i 5 e 10 miliardi rispetto ai 40,6 miliardi di profitti del 2023. (Corriere della Sera)
Advertisement Ora però occorre rispondere ai bisogni del paese reale con finanziamenti alle Pmi. (SienaPost)
I maggiori istituti di credito europei sono sulla buona strada per restituire agli azionisti poco più di 50 miliardi di euro sotto forma di dividendi. Una livello mai toccato prima, che dimostra quanto sia stata consistente la spinta ricevuta sul fronte dei profitti dall’aumento dei tassi di interesse. (Wall Street Italia)