Dieselgate: guai per Volkswagen anche in Canada

QN Motori ECONOMIA

In quella sede Volkswagen dovrà affrontare le accuse mosse dalle autorità canadesi.

Il governo canadese, a quanto pare, ha lavorato senza fretta, prendendosi il tempo per analizzare bene tutta la documentazione a disposizione prima di procedere contro Volkswagen.

L’azienda, dicono i suoi portavoce, durante l’udienza “sottoporrà alla corte un possibile piano per un patteggiamento”.

L’azienda tedesca deve affrontare una nuova sfida in tribunale, questa volta in Canada. (QN Motori)

La notizia riportata su altri media

Nei soli Stati Uniti, il gruppo Volkswagen ha già pagato oltre 20 miliardi di euro tra multe, risarcimenti e indennizzi. Il colosso tedesco ha chiuso le vertenza negli Stati Uniti ed in Germania, almeno quella sul fronte societario, versando somme ingenti. (Yellow Motori)

Stando a quanto dichiarato da Environment and Climate Change Canada, il dipartimento nazionale per l'ambiente canadese, Volkswagen avrebbe violato l'Environmental Protection Act, che stabilisce i limiti in merito alle emissioni dei veicoli, e avrebbe fornito informazioni false. (Automoto.it)

Il governo canadese ha affermato che: “Gli agenti delle forze dell’ordine hanno condotto un’indagine molto completa, approfondita e meticolosa”. Ben 58 accuse sono relative all’importazione illecita, da parte di Volkswagen, di quasi 128.000 veicoli che non erano conformi alle norme sulle emissioni. (Autoprove.it)

Dopo la class action lanciata a livello europeo per risarcire 8 milioni e mezzo di vittime del Dieselgate, e una multa da 4 miliardi e 3 negli Stati Uniti Volkswagen dovrà affrontare anche una causa in Canada. (Euronews Italiano)

“Ciò rende il lancio di Jetta la più recente introduzione del marchio di successo in Cina, tenendo conto dei primi tre mesi di vendite”, ha affermato la casa di Wolfsburg. Volkswagen ha affermato che il lancio del marchio Jetta in Cina ha avuto successo. (Investire Oggi)

La prima udienza, di fronte alla Corte di Giustizia dell'Ontario, si terrà il 13 dicembre. Sono trascorsi più di quattro anni dalla deflagrazione dello scandalo emissioni, passato alle cronache come “dieselgate”. (Il Fatto Quotidiano)