Oms: «Servono vaccini nuovi, non bastano i booster con quelli attuali»

Il Messaggero SALUTE

«Sono necessari e andrebbero sviluppati vaccini contro il Covid-19 che abbiano un alto impatto sulla prevenzione dell'infezione e della trasmissione, oltre che sulla prevenzione di malattie severe e morte».

WHO Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev agenziavista.it

Lo affermano gli esperti dell'Organizzazione mondiale della Sanità, secondo cui contro l'emergere di nuove varianti non è utile continuare ad effettuare richiami con i vaccini già esistenti. (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Roma, 13 gen. (LaPresse) – “Questa affermazione non ha sostanza in evidenze scientifiche. Così Pierluigi Lopalco, epidemiologo e docente di Igiene all’Università del Salento, commenta a LaPresse l’affermazione di alcuni immunologi sul fatto che i vaccini anti-Covid, fatti a breve distanza uno dall’altro, potrebbero danneggiare il sistema immunitario. (LaPresse)

Vero è che con il coronavirus è molto poco probabile che questo succeda visto che le proteine spike usate nei vaccini mRna impegnano il sistema immunitario solo in maniera blanda» Se in diversi Paesi l'eventualità è ancora lontana (ma comunque presente) sono diverse le nazioni europee (e non) che o si stanno preparando o già la somministrano. (Ticinonline)

Lo ha dichiarato Marco Cavaleri, il responsabile per la strategia sui vaccini dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco. “Se la strategia è di somministrare booster ogni quattro mesi, finiremo probabilmente per avere problemi con la risposta immunitaria” della popolazione, ha spiegato. (StatoQuotidiano.it)

Secondo booster? Secondo Cavaleri, il ricorso ai richiami «potrebbe essere considerato parte di un piano di emergenza». (ilmessaggero.it)

La quarta dose di vaccino anti-Covid (o meglio secondo booster) è uno dei temi più caldi di questo inizio 2022. Dopo il richiamo booster che ha seguito il ciclo completo di due dosi, ne servirà ancora un altro? (Salutarmente)

“E vogliamo vedere questi dati prima di fare qualunque raccomandazione”, ha sottolineato Cavaleri. Cavaleri infatti ha spiegato: “Se l’uso dei richiami potrebbe essere considerato parte di un piano di emergenza, vaccinazioni ripetute a brevi intervalli non rappresenterebbero una strategia sostenibile a lungo termine“. (Il Fatto Quotidiano)