Telegram, Commissione Europea apre indagine per violazioni. Durov resta in Francia
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– La Commissione Europea ha aperto un’indagine nei confronti di Telegram per possibili violazioni del Digital Services Act (Dsa), ovvero il codice di regole digitali dell’Ue. L’accusa al social network fondato da Pavel Durov è quella di avere sottostimato la sua base di utenti per sfuggire alle normative più severe rivolte alle grandi piattaforme online. La notizia è stata pubblicata in mattinata nella prima pagina del Financial Times (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altri media
Come se non fossero i due poli opposti su cui si fondano la democrazia e la nostra società. (Corriere della Sera)
Milano, 28 ago. (il Dolomiti)
"La cosa principale qui, ovviamente, è che ciò che sta accadendo in Francia non si trasformi in una persecuzione politica": lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, riferendosi al caso del fondatore di Telegram, Pavel Durov (l'Adige)
Questi numeri, uniti al fermo in Francia del suo fondatore e capo, Pavel Durov, gettano più di qualche ombra sul futuro della piattaforma che in diversi Paesi è più utilizzata di WhatsApp. (Corriere della Sera)
E la libertà di comunicazione e la privacy non sono rivali della lotta al crimine: se si mettono da parte inutili estremismi è sempre possibile identificare soluzioni di compromesso Vediamo come stanno realmente le cose. (Agenda Digitale)
Non sono state quindi applicate misure di custodia cautelare, sebbene il 39enne franco-russo è comunque tenuto a rimanere in Francia ed a presentarsi due volte a settimana in una stazione di polizia per verificare la sua permanenza. (Borsa Italiana)