Ungheria, Orbàn convoca un referendum sulla legge contro la propaganda Lgbtq: “Abbiamo fermato…

Il Fatto Quotidiano ESTERI

E c’è stata la volontà comune del popolo di impedire a Bruxelles di obbligarci ad accogliere i migranti.

L’Ungheria di Viktor Orbàn ha convocato un referendum sulla legge in tema di propaganda Lgbtq al centro di un braccio di ferro con l’Unione europea.

L’orizzonte, scrivono i 16 leader europei, è che “le nostre generazioni future possano crescere in un’Europa di uguaglianza e rispetto”

Sulla legge, che secondo Bruxelles discrimina la comunità Lgbtq, la Commissione europea ha di recente avviato una procedura di infrazione, che lo stesso Orbàn ha definito “banditismo giuridico”. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre fonti

La procedura avviata dall'UE lascia al Governo ungherese due mesi di tempo per dare una risposta Viktor Orban ha deciso di indire un referendum sulla controversa legge che in Ungheria vieta la "promozione dell'omosessualità" nei confronti di minori. (RSI.ch Informazione)

Per il presidente del Paese «ora l’Ue chiede emendamenti alla legge sull'istruzione e sulla protezione dei minori. «Ora Bruxelles chiede emendamenti alla legge sull'istruzione e alla legge sulla protezione dei minori. (La Sentinella del Canavese)

Viktoria Radvanyi, organizzatrice del Budapest Pride: “Sarebbe un onore accogliere il presidente Von Der Leyen e il commissario Dalli alla nostra Budapest Pride March. Partecipando al Budapest Pride, la Commissione europea invierebbe un segnale forte verso tutte le minoranze discriminate in Europa. (Gay.it)

iktor Orbán sfida ancora l'Unione europea: il premier ungherese ha annunciato che organizzerà in tempi veloci un referendum sul sostegno popolare a quella che egli e il suo governo definiscono "legge per la protezione dei minori" e che la Ue ha condannato come inaccettabile complesso di misure discriminatorie e repressive contro la comunità Lgbtq+ (la Repubblica)

Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha infatti affermato che non vuole più stare a subire pressioni esterne sulle decisioni prese all’interno del suo Paese, e ha spiegato che indirà un referendum. (La Luce di Maria)

Ed è proprio da qui che parte il racconto di Forgách, dalle diverse ere ideologiche stratificate nella storia ungherese fino all’Ungheria di Orbán, il tema della nostra intervista. Come per tutte le aree della vita pubblica ungherese, Orbán ha deciso di intervenire nella cultura, affidandone la gestione ad una fondazione, anche questa vicina al governo. (L'Espresso)